Gualtieri: “Non abbiamo mai escluso il ricorso al Mes”

Il ministro dell’economia parla anche del Consiglio dei Ministri per stabilire la questione Aspi. “Non c’è stato nessuno scontro – svela Gualtieri -. Con questo accordo si apre una pagina completamente nuova”.

roberto gualtieri

Roberto Gualtieri apre improvvisamente al ricorso al Mes da parte del Governo. Il ministro dell’economia ne ha parlato durante una lunga intervista, rilasciata per il Corriere della Sera. Il capo del Mef ha annunciato che il Fondo Salva-Stati non è stato mai negato, per il suo utilizzo, da parte del premier Conte e del suo esecutivo. Semmai si può parlare di attesa, visto che l’obiettivo è il Recovery Fund. Ma come ribadisce il ministro Gualtieri, “il governo non ha mai escluso l’uso della nuova linea di credito dl Mes”.

Ma come abbiamo detto, la priorità del governo italiano sul piano degli aiuti europei si chiama Recovery Fund. Ed è in questo senso che Gualtieri, durante l’intervista, ribadisce l’importanza di questo provvedimento. “È decisivo chiudere il negoziato al più presto, se possibile già in questo Consiglio europeo. Io sono fiducioso – dice – . I dati economici, come ha ricordato Christine Lagarde, ci dicono che una rapida implementazione del programma Next Generation Eu è essenziale per raggiungere una ripresa solida, sostenibile, orientata al futuro e capace di salvaguardare il mercato unico”.

E quando gli viene chiesto se si tratterà di un Recovery Fund al ribasso, Gualtieri ribatte: “La proposta di Charles Michel conferma l’ammontare complessivo, la ripartizione tra trasferimenti e prestiti e l’architettura del Recovery Fund. E non era scontato. Ci batteremo con forza per non modificare questi elementi. Esistono inoltre alcune criticità in quella proposta su cui saremo molto determinati”. Di fronte all’opposizione dei ‘frugali’, il ministro dell’economia reagisce: “Il Recovery Fund è parte integrante del bilancio dell’Unione e sarebbe quindi sbagliato e inefficiente sovrapporre una governance intergovernativa all’impianto comunitario di Next Generation Eu”.

Gualtieri e l’accordo per Aspi

Roberto Gualtieri – meteoweek.com

E poi ci sono gli altri temi della politica interna. Come la trattativa avvenuta in Consiglio dei ministri per la gestione della concessione ad Aspi. Gualtieri risponde così a chi gli chiede di eventuali scontri: “Non c’è stato nessuno scontro, ma un complesso confronto con Aspi che si è sbloccato in extremis. A fare la differenza è stata proprio la nostra compattezza. La leadership del presidente Conte, il lavoro della ministra Paola De Micheli e l’impegno di tutto il governo sono stati decisivi”. E a proposito di questo accordo, il ministro parla di “una pagina completamente nuova” che si apre.

Quello che verrà gestito da Autostrade per l’Italia sarà, secondo Gualtieri, “un regime concessorio più moderno, efficiente ed equo e un’ambiziosa operazione di politica industriale volta a rilanciare un’infrastruttura strategica, imperniata su un investitore di lungo termine come Cassa depositi e prestiti”. Per quanto riguarda il debito, il titolare del Mef spiega che “non si sposta da nessuna parte, resta dov’è, in Aspi, che conserverà una redditività adeguata a ripagarlo, senza gravare in nessun modo sul bilancio dello Stato”.

Coronavirus e politica interna

L’emergenza Covid non si è spenta del tutto in Italia. Ma c’è chi lamenta la scelta del Governo di proporre l’ampiamento dello stato di emergenza per tutto il 2020. Gualtieri risponde così: “Noi abbiamo le nostre ragioni specifiche e per i casi che citate ce ne sono diverse, tutte molto buone, per giustificare un’attenzione particolare da parte del governo”. E di fronte alle preoccupazioni di Gentiloni per l’arrivo dell’autunno, il ministro fa capire che “i dati economici più recenti sono incoraggianti e sembrano indicare che il rimbalzo dell’economia che avevamo previsto è in atto, anche grazie alle misure adottate”. Anche di fronte a un preoccupante calo del Pil che porterà al proseguimento dell’azione di sostegno e stimolo all’economia.

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In merito alle questioni di politica interna, Gualtieri parla dell’ipotesi di un governo istituzionale o di maggioranza. E difende Conte, dicendo che ha dimostrato “con i fatti di essere un eccellente primo ministro e sono ancora più convinto che questo governo abbia un orizzonte di legislatura”. Secondo il ministro “l’unità della maggioranza e della democrazia è perfettamente compatibile, nella distinzione dei ruoli, con il dialogo con le forze di opposizione europeiste”. L’intervista si chiude con l’incontro tra Draghi e Di Maio: “Mi risulta che abbiano parlato di economia e di Europa. Mi sembra positivo che il ministro degli Esteri ascolti l’opinione di una personalità come Draghi”.

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