A Piombino nella notte è stato ritrovato morto Emanuele Vetere, militare paracadutista del Col Moschin. Il corpo dell’ex militare è stato ritrovato sotto un traliccio. L’uomo, di 31 anni, probabilmente stava svolgendo attività di paracadutismo sportivo in privato. Si tiene in considerazione anche la pista della caduta accidentale.
A Piombino nella notte è stata appurata la morte di Emanuele Vetere, militare paracadutista del Col Moschin. L’uomo di 31 anni, originario della Lombardia, è stato trovato morto sotto un traliccio. A fare la scoperta della tragedia, un suo collega. Stando a quanto appreso in un primo momento, il militare stava svolgendo attività di paracadutismo sportivo privata. Più precisamente, il corpo dell’ex militare sarebbe stato rinvenuto intorno alle 2:30. Il 31enne sarebbe andato incontro alla morte dopo essersi lanciato verso le 20:30, facendo del base jumping. Appena avvenuta la rilevazione del corpo, carabinieri e personale del 118 si sono recati immediatamente sul posto grazie all’allarme del commilitone. Inoltre, è stato mobilitato anche personale del reggimento Col Moschin, quello di appartenenza della vittima. A questo punto hanno avuto inizio i primi riscontri per comprendere esattamente le dinamiche del decesso.
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Un elemento è chiaro: l’uomo stava facendo base jumping. Ma in che modo è avvenuto l’incidente? Al vaglio l’ipotesi del malfunzionamento del paracadute. Ma è aperta anche l’idea che l’uomo sia semplicemente caduto nell’attimo in cui cercava di raggiungere la sommità del traliccio, prima del lancio. E il corpo di Vetere è stato rinvenuto proprio accanto a un traliccio, come ribadito da fonti Enel: il cadavere era vicino “ad un traliccio affidato ad un operatore telefonico e situato (in area di proprietà Enel) al di fuori del perimetro della centrale elettrica, non più in esercizio. L’area viene presidiata h24, per attività propedeutiche alla dismissione e alle demolizioni, ed è regolarmente delimitata”. Inoltre “l’incidente è avvenuto a seguito di un accesso non autorizzato nel corso della notte, scavalcando la recinzione perimetrale”. Arriva anche la collaborazione di Enel: l’azienda si mette a disposizione delle autorità competenti per far luce sulla vicenda. Così proseguono le indagini sulla morte di Vetere, appassionato di sport estremi e triathlon, sci e paracadutismo. Una passione che lo portava a lanciarsi anche fuori dal servizio, in pieno tempo libero. Stando agli ultimi accertamenti, proseguiti con perlustrazioni, il militare era solo al momento dell’incidente. Tant’è che l’allarme è scattato proprio quando i colleghi non l’hanno visto arrivare ad un appuntamento a Livorno. Preoccupati, si sono recati a Piombino, nella ex ex centrale elettrica di Tor del Sale a Perelli, dove i loro sospetti si sono tristemente avverati.