Il ministro dell’interno ha richiesto a gran voce lo sgombero dei centri di detenzione per i migranti. “È stata condivisa l’esigenza di perfezionare la cooperazione tra forze di polizia”, dichiara la Lamorgese.
Lucia Lamorgese invita Italia e Libia a collaborare in maniera più intesa. L’obiettivo esposto dal ministro dell’interno, durante i colloqui con il premier di Tripoli Fayez al Sarraj, è quello di ridurre al minimo l’immigrazione irregolare nel nostro Paese. E allora ecco che la Lamorgese, dopo aver incontrato il capo del governo libico e altri esponenti, ha chiesto di “imprimere un’accelerazione a tutte le attività di collaborazione” tra i due esecutivi. Il tutto mentre il Governo ha donato a Sarraj 30 nuovi mezzi per il controllo delle frontiere terrestri.
Un altro modo per stringere la collaborazione tra le parti, ma anche per incentivare i controli ed evitare le “fughe” dalla Libia. Il guardasigilli italiano ha parlato di “una nuova e più stringente tabella di marcia” da seguire per prevenire l’immigrazione irregolare. E viene fuori un altro strumento per portare avanti questa lotta: “Un partenariato strategico in grado di sostenere l’azione del governo libico che ha già conseguito importanti risultati”. Ecco allora che si ritiene necessario lavorare in maniera ancor più intensa, visto che la bella stagione incentiva gli spostamenti dal Nord Africa verso l’Italia.
Il Viminale ha rilasciato la consueta nota ufficiale al termine dell’incontro tra la Lamorgese e Sarraj. Qui si legge che “è stata condivisa l’esigenza di perfezionare la cooperazione tra le forze di polizia, attraverso progetti di formazione, anche al fine di rafforzare le capacità operative nella lotta contro le reti di trafficanti di migranti e la criminalità transnazionale”. Inoltre, come trapela da fonti vicine ai partecipanti del colloquio, la Lamorgese ha “affrontato anche il tema delle fasi preliminari per il ritorno all’attività delle aziende italiane in Libia”.
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Sempre nella nota diffusa dal Viminale, si è parlato di altre richieste formulate dal ministro dell’interno. La Lamorgese, parlando in maniera accorata davanti a Sarraj e agli altri esponenti del governo di Tripoli, “ha ribadito la necessità di attivare operazioni di evacuazione dei migranti presenti nei centri gestiti dal Governo libico attraverso corridoi umanitari organizzati dalla UE e gestiti dalle agenzie dell’Onu: Oim e Unhcr”. Dunque l’obiettivo esposto dalla Lamorgese è quello di aumentare i controlli ma anche la dignità dei migranti.