L’ex premier ha scritto una lettera all’indirizzo del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. “Sei meno capace di esprimerti se non sei interconnesso”, si legge.
Internet importante, allo stesso livello del cibo e dell’acqua. Questo è, in estrema sintesi, il messaggio che Romano Prodi ha voluto lanciare in una lettera, il cui destinatario è David Sassoli. L’ex premier si è rivolto al presidente del Parlamento Europeo, per rilanciare il tema della connessione digitale. Un aspetto che è diventato ormai imprescindibile, specialmente dopo che l’emergenza Coronavirus ha obbligato, su scala internazionali, grandi e piccini a navigare per restare sul pezzo. Per leggere notizie, per tenersi in contatto con i propri cari ma anche per studiare e istruirsi.
Dunque la lettera batte proprio su questo tasto. E Prodi, come si legge stamani su Repubblica, fa capire quanto sia importante garantire il diritto all’accesso a Internet per tutti. “Siamo passisti, non velocisti, ma sulla connessione Internet come diritto umano la spunteremo”, si legge all’inizio della lettera. Si tratta di una priorità, come ribadisce il fondatore dell’Ulivo, il quale sostiene che la pandemia l’ha resa ancor più evidente. E in tal senso promuove l’operato di Nicola Zingaretti, che con il piano “Next generation Italia” fa leva proprio su questa priorità.
“Determinante per la vita è la connessione, come l’acqua o il cibo – prosegue Romano Prodi nella sua lettera – . Forse esagero un po’, ma la connessione a internet ha un forte impatto su attività come l’istruzione, la sanità, la lotta alla povertà, la possibilità di creare lavoro”. Il Professore sottolinea l’importanza di questo strumento, soprattutto per i ragazzi, parlando di un vero e proprio diritto umano. “Ci sono bambini “staccati” che non hanno quindi gli stessi diritti di coloro che hanno la connessione”. E un esempio lampante fatto da Prodi è quello della mancanza di connessione per l’educazione.
Prodi ribadisce che “sei meno capace di esprimerti se non sei interconnesso”. Dunque la connessione a internet diventa un diritto umano a tutti gli effetti. Una battaglia che l’ex premier combatte ormai da tre anni attraverso la Foundation of Worldwide cooperation da lui presieduta. Nel corso di una discussione con un nutrito gruppo di istituzioni si è parlato proprio dell’importanza di connettersi a internet. E allora ecco che il tema si ripropone, con l’aggravante data da una pandemia che ha ucciso migliaia di persone e ha ampliato ancor di più le distanze.
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E il riconoscimento della connessione internet come diritto umano si arricchisce di un altro particolare. Non ci sarà l’esclusiva gratuità della rete. Come ribadisce Romano Prodi nella sua lettera rivolta a Sassoli, “ci saranno casi di accesso gratuito, ma il mercato farà la sua strada”. Non sarà un business, ma un modo per rivendicare un diritto, chiude il Professore nel suo testo.
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