Sta circolando- soprattutto nelle ultime settimane- in Rete una foto di un foglio di carta con scritto a penna un messaggio davvero spaventoso… 1720: Peste, 1820: Colera, 1920: Influenza Spagnola, 2020: Coronavirus. Si tratta di un complotto? In ogni caso è una congettura sbagliata. Ma da che cosa è partito “tutto ciò”?
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Il Web è una dispensa sì di ottimi consigli e di notizie ma anche di fake news, che possono essere nocive sia per la nostra salute fisica che mentale e talora metterci in allarme. Nelle ultime settimane sta circolando sempre più pericolosamente in Rete una fotografia che ritrae un foglio di carta con scritto a penna un messaggio piuttosto inquietante, che ha gettato nel panico milioni di utenti un po’ ovunque.
Che cosa c’è scritto di tanto disastroso in suddetto foglio? In pratica si legge che a partire dal 1720 fino ad oggi che siamo nel 2020, ogni 100 anni esatti avviene una terribile epidemia: nel 1720 è stata la volta della Peste, nel 1820 del Colera, nel 1920 dell’Influenza Spagnola e infine nel 2020 del Coronavirus.
Ma andiamo con ordine per capire e comprendere a fondo che si tratta in realtà di una congettura sbagliata.
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Per prima cosa bisogna supporre che “il tutto” sia partito da una coincidenza, ovvero dal fatto che una delle più grandi epidemie di Peste in assoluto si sia verificata in effetti nel 1720, ma in realtà non è stata l’unica poiché un’altra che colpì tutto il mondo, è avvenuta nel 1855. Se poi ci spostiamo nel 1800, dobbiamo rilevare che il Colera, vera piaga del secolo, è in realtà iniziato nel 1817, e che terminò quasi del tutto solo alla fine del 1800 e non prima!
E che dire del ‘900 e dell’influenza Spagnola? Certo, fu terribile e portò alla morte di centinaia di milioni di persone. Tuttavia, non iniziò nel 1920 bensì nel 1918 e finì qualche tempo dopo rispetto al 1920.
Dunque le date proposte dal famigerato foglietto non sono esatte o comunque esaustive. Pertanto si suppone che chi l’ha scritto di suo pugno, visto che è stato scritto a penna, abbia con molta probabilità voluto giocare sul fatto che molte persone non conoscono esattamente la storia e che, spaventatissime dalla pandemia e fortemente provate dalla clausura forzata vissuta, siano pronte a credere a qualsiasi diceria in merito.
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In realtà questa è– per l’appunto– una delle tante dicerie o supposizioni che circolano in Rete e che purtroppo proliferano di giorno in giorno, perché, grazie soprattutto ai Social, alle chat e ai forum, è facile non solo lanciare un messaggio ma anche poi divulgarlo ovunque in maniera piuttosto veloce, assolutamente gratuita e persino anonima. Difatti risalire alla fonte, quindi a chi ha ideato e scritto il messaggio, tra l’altro sovente le persone non coincidono, è davvero molto complicato, anche per chi è del mestiere. Inoltre quando “la miccia” è stata lanciata è ancora più complesso riuscire a convincere molte persone sul fatto che si tratti di una semplice fake news e riportarle alla serenità mentale. Ed è proprio su questo fatto che ci gioca chi studia tali false notizie a tavolino. Un vero e autentico manipolatore di menti umane.
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