Approvato in via definitiva al Senato, il Dl Rilancio è legge. Con 159 voti favorevoli, il documento introduce un pacchetto di misure da 55 miliardi, dall’estensione del superbonus edilzio agli incentivi per le auto.
Il decreto Rilancio è stato approvato definitivamente a 48 ore dalla scandenza, diventando così legge. Passato al voto del Senato, che ha confermato la fiducia al governo con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto, la maggiornanza necessaria per incassare il via libera definitivo era di 141.
Il Dl Rilancio prevede misure urgenti per il rilancio dell’economia, del lavoro e il rafforzamento della sanità, con interventi per un valore di 55 miliardi di euro rivolti a imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore. In particolare, si sottolineano l’estensione alle seconde case del superbonus al 110%, gli incentivi per l’acquisto di auto Euro 6, l’aumento dei fondi per le scuole paritarie, lo slittamento di un mese dei congedi per i genitori e l’anticipo della cassa integrazione prevista per l’autunno.
Nonostante l’ok definitivo, dal fronte politico non sono comunque mancate critiche e polemiche, mosse soprattutto a fronte dei tempi stretti per l’esame a Palazzo Madama. Tra i riscontri negativi, si menziona quello di Nicola Calandrini, esponente di Fratelli d’Italia che ha negato la fiducia al decreto insieme a Lega, Forza Italia e frange del Gruppo Misto. “Il governo e la maggioranza hanno dato 3 giorni per convertirlo”, ha sottolineato Calandrini.
Approvato alla Camera lo scorso 9 luglio e in scadenza sabato 18 luglio, il fulcro del Dl Rilancio ruota attorno alle misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese che rafforzano quanto già contenuto nel precedente provvedimento presentato dal governo. Tra queste il Superbonus, ovvero la detrazione al 110% per gli interventi atti a rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e più sicuri in caso di terremoti. La detrazione è estesa anche agli immobili del terzo settore, così come anche alle seconde case – tranne però le case di lusso, le ville e i castelli.
Si conta poi l’Ecobonus sulle auto e sulle moto, con incentivi fino a 3.500 euro per coloro che acquistano un’auto Euro 6 e rottamano un vecchio veicolo di almeno 10 anni – senza rottamazione l’incentivo si dimezza. Il bonus ha validità fino al 31 dicembre 2020, e comprende auto fino a 40 mila euro. Per quanto riguarda le elettriche e le ibride, l’incentivo arriva a 10 mila euro, mentre per moto e motorini (sempre elettrici o ibridi) l’ecobonus sale fino a 4 mila euro in caso di rottamazione – mentre si ferma 3 mila in caso contrario.
Tra le altre misure incluse nel decreto, si evidenziano le quattro settimane di cassa integrazione Covid, previste per l’autunno, che potranno essere anticipate sin da subito. Altra proroga, inoltre, riguarda i contratti per apprendisti e lavoratori a termine, a seconda della quantità dei giorni di stop che sono stati imposti dal lockdown.
Per ciò che riguarda i congedi, chi ha figli fino a 12 anni potrà usare i 30 giorni di congedo retribuito al 50% fino al 31 agosto. E proprio in materia di famiglie e bambini, i Comuni dovranno usare i 150 milioni aggiuntivi stanziati con il decreto Rilancio per organizzare i centri estivi per i bambini fino a 3 anni, così come anche per quelli più grandi – fino ai 16.
In materia di smartworking, continua lo svolgimento delle mansioni da casa per il 50% dei dipendenti della pubblica amministrazione, con ua proroga che durerà fino al 31 dicembre 2020. Introdotto, inoltre, il “Piano organizzativo del lavoro agile”, con il quale dal primo gennaio 2021 la percentuale salirà ad almeno il 60%. Dal fronte scuola, invece, sono stati raddoppiati i fondi degli istituti paritari con altri 150 milioni. Per quanto riguarda l’organizzazione delle classi, infine, una nuova deroga poi prevede per le elementari una suddivisione che conta anche meno di 15 alunni.
Tantissime anche le piccole norme approvate tramite gli emendamenti dei partiti. Tra queste, si conta l’aumento della pensione degli invalidi totali, che sale da 285 a 516 euro; il riconoscimento per Bergamo e Brescia, città duramente colpite dalla pandemia, come capitali italiane della cultura nel 2023; ma si menzionano anche i 20 milioni aggiuntivi per il bonus bici, il blocco degli sfratti fino a dicembre, e il mese di treni e musei gratis per gli studenti universitari – misura che si affianca al bonus vacanze.
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E ancora lo sconto Imu, per il quale i Comuni potranno premiare con uno sconto fino al 20% chi pagherà scegliendo l’addebito sul conto corrente; la proroga della validità dei documenti (carte d’identità e patenti), che resteranno validi anche se scaduti nei mesi del lockdown; la gestione dei “servizi telefonici sgraditi“, con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni può ordinare la rimozione dei servizi di telefonia attivati senza il consenso degli utenti (con multe fino a 5 milioni per chi non si adegua); lo stanziamento di 40 milioni di fondi per i Comuni nelle zone rosse, con altri 20 milioni che andranno a puntellare le amministrazioni in dissesto; infine la Tosap, tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche per gli ambulanti che, insieme al canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), sarà oggetto di esenzione per 2 mesi.
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