Si avvicina l’appuntamento di venerdì e sabato e mentre l’Olanda chiede che le condizioni del Recovery Fund siano rigide, Italia e Francia si uniscono. La Germania cerca di mediare
In occasione delle celebrazioni del 14 luglio in Francia, Giuseppe Conte ha dichiarato: “lavoriamo affinché il Consiglio europeo si faccia trovare pronto all’appuntamento della storia. Noi siamo consapevoli, Italia e Francia, di essere dal lato giusto della storia”. Il premier ha approfittato della situazione per ritonare sul discorso “Recovery Fund”.
Nel frattempo l’Olanda ed altri paesi insistono affinché i sussidi a fondo perduto vengano erogati ma con condizioni molto rigide. Roma cerca di puntare alla Cancelliera Merkel e al presidente francese Macron chiedendo che si agisca subito ma le trattative potrebbero prolungarsi ancora. Nel frattempo l’intento è quello di inviare il presidente a Bruxelles senza dover accettare compromessi. Al Parlamento attualmente accade che Italia viva insiste sulla necessità che il governo prenda un impegno sul Mes ma la causa è ormai rimandata a settembre, anche perchè in queste ore si sta chiudendo l’intesa sulle presidenze di commissioni.
Che cosa chiedono gli altri partiti? +Europa con Bonino e Della Vedova chiedono che il Parlamento voti per poter accedere all’utilizzo del fondo Salva-Stati. Anche se andasse ai voti la risoluzione della Bonino non dovrebbe creare problemi alla maggioranza. Tuttavia neanche Forza Italia convergerà per non dividere il centrodestra.
Al contrario, l’opposizione non dovrebbe prendere particolari posizioni nei confronti del Mes. Tutto quindi riconduce al Recovery Fund. Il premier Conte insisterà sulla necessità che l’Europa agisca ora. A settembre accadrà che il Pd torni all’attacco sul discorso Mes con la possibilità che al suo fianco ci sia Forza Italia. Il Movimento 5 stelle invece, terrà il punto sul fatto che non serva il Mes.
In Germania nel frattempo Angela Merkel lavora affinché prenda vita il prima possibile il fondo necessario per far riprendere l’Europa dopo la crisi provocata dalla pandemia. Ieri ha incontrato al Castello di Meseberg il presidente Conte mentre oggi era la volta del premier della Spagna, Pedro Sanchez. La cancelliera ha inoltre ribadito che “siamo pronti a compromessi. Siamo in una situazione inedita e straordinaria”. Anche lo spagnolo Sanchez ha fatto pressione dicendo che “L’Europa è stata costruita sul dialogo e che in caso di rinvio dell’intesa, la crisi potrà solo che peggiorare.”
La dichiarazione sembra quasi una risposta al premier dell’Olanda Mark Rutte che oggi ha affermato: “il dietro le quinte dei negoziati non mi fa sperare di trovare un’intesa nel fine settimana”. Il vertice di venerdì e sabato affronterà il bilancio Ue e il Recovery Fund, un pacchetto di 750 miliardi di euro, di cui 500 in sovvenzioni e 250 in crediti.