Classe 1996, Simone Scipioni si è guadagnato il titolo di vincitore della settima edizione di Masterchef Italia. Ma che fine ha fatto?
Simone di Masterchef Italia
Cresciuto a Montecosaro, cittadina delle Marche, Simone Scipioni ha vinto la settima edizione di Masterchef Italia. Come raccontato dallo stesso Scipioni, nel corso di un’intervista rilasciata a Business Insider Italia: “Ero costantemente nervoso, spesso mi sentivo paralizzato a causa dell’ansia. Ma da Masterchef ho imparato molto: mi sono reso conto di quanto impegno, dedizione e duro lavoro siano necessari per svolgere questa professione ad alti livelli”.
Per poi aggiungere: “Da un punto di vista umano, la partecipazione al talent show mi ha reso più socievole, più aperto al dialogo e anche un po’ più estroverso. Sul versante professionale, invece, ho realmente realizzato quanto questa professione – fatta ad alti livelli – sia uno stile di vita, è totalizzante“. Ricordando la prova in esterna in Svizzera, poi ha aggiunto “In quell’occasione avevo lavorato in un ristorante a tre stelle Michelin, l’ambiente era particolare, le regole severissime, i ritmi serrati, bisognava essere stacanovisti per dare il meglio di sé”.
Simone Scipioni oggi
Dopo aver vinto Masterchef Italia Simone Scipioni ha continuato a farsi largo nel mondo della cucina, facendo show cooking, corsi di cucina e prendendo parte a diversi eventi. Ha quindi iniziato a lavorare presso diverse cucine e oggi è Chef e Creative Manager presso la Locanda Fontezoppa, un ristorante situato a Civitanova Marche, in provincia di Macerata.
Il suo sogno nel cassetto, però, è “aprire un’attività mia, un ristorante”, ma “so che ci vorrà del tempo, investimenti e anche tanta esperienza. Per questo ora cerco di farmi un po’ le ossa”. A coloro che vogliono partecipare a Masterchef, inoltre, Simone Scipioni consiglia: “Concentratevi sulla cucina, cercate di farvi scivolare tutto il resto addosso. Ma soprattutto, imparate quanto più è possibile dai professionisti con cui siete a contatto”.
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A chi gli attribuisce l’etichetta di “cuoco tradizionale”, inoltre, Simone Scipioni risponde: “È una categoria in cui non credo di rientrare, non mi sento così. La tradizione è qualcosa di specifico, con regole precise e contorni delimitati. Io invece la rivisito. Quando cucino vado a pescare dai sapori del territorio, ma poi porto qualcosa di diverso, innovativo e contemporaneo“.
