Trucco semplice e veloce per togliere la sabbia dalla vongole. Pronti? Procuratevi ciotola e farina; e ricordate: la vongola è viva solo se il guscio è intatto.
Non c’è nulla di più buono che mangiare un piatto di vongole, specie nella stagione calda. I sapori del mare si concentrano in
un’esplosione di gusto e leggerezza. Ma a quanti di voi è capitato di addentare la prima forchettata di spaghetti e sentire la sabbia strigliare sotto i denti? Oggi vi sveliamo un trucco tramandatoci dalla tradizione marinara…
Prima di cominciare è bene specificare come sia importantissimo
verificare la provenienza delle stesse, avendo l’accortezza di
rifornirsi da rivenditori di fiducia. Possono essere consumate sia
crude che cotte, al vapore o anche fritte. In Italia le tipologie più
diffuse sono la verace e la tellina. Viene principalmente
usata per preparare primi piatti a base di pesce, come la zuppa di
mare, o semplicemente per condire la pasta. Sono ricche di amminoacidi e sali minerali e povere di calorie. Basti pensare che 100 gr. di questo meraviglioso mollusco contengono soltanto 74 kal.
Proprietà nutrizionali
Le vongole come tutti i molluschi bivalvi sono ricchi di antiossidanti(come il selenio), molto importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo.Gli antiossidanti contrastano lo stress ossidativo e l’insorgere di infiammazioni della cellula, fattori responsabili di diverse malattie, anche gravi. Sono dunque molto importanti nel contrastare l’insorgere di tumori ma anche molto importanti per la salute del cuore. Ricche di proteine e
vitamine sono l’ideale per chi intende condurre una dieta ipocalorica.
Potentissimi antitumorali
Uno studio condotto e pubblicato sull‘American Journal of Clinical
Nutrition rivela che consumare questo mollusco riduce i livelli di
grelina, ormone responsabile dell’appetito. Nel 2017 sono stati condotti alcuni studi sulle sorprendenti proprietà antitumorali della Donax Variabilis (nome scientifico).
Lo studio è stato pubblicato sull‘International and Pharmaceutical Sciences and Research e ha scoperto che le proteine grezze contenute sul mantello hanno mostrato una significativa attività antitumorale sulle cellule del polmone. Dopo 48 ore di incubazione si sono verificati casi importanti di morte cellulare. I ricercatori hanno in seguito compreso che la proteina grezza estratta dal mantello, in realtà, agisce ottimamente su tutte 4 le linee tumorali umane.
Come spurgarle
Procuratevi una ciotola abbastanza capiente per le vostre vongole ,una confezione di sale fino, una bilancia da cucina e della farina. Per prima cosa è necessario togliere le vongole morte, e come riconoscerle? Semplice! Tutte quelle aperte o con il guscio rotto sono da buttare categoricamente se si vuole evitare spiacevoli esperienze.
Ricreare l’habitat marino
E’ necessario ricreare l’ambiente marino dal quale sono state
prelevate, quindi metteremo dell’acqua della ciotola e per 1 litro di acqua aggiungeremo 35 gr di sale. Assicuratevi che il sale sia completamente sciolto prima di immergere le vostre vongole. L’ideale sarebbe quello di non far toccare al nostro mollusco il fondo del contenitore, in modo tale da impedirle di riprendere la sabbia quando le andremo a toccare.
Attenzione al cloro che non è per niente gradito alle vongole, se la vostra acqua di rubinetto odora di cloro, utilizzate quella in bottiglia. (Continua)
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Il trucco della farina
La farina viene utilizzata come una sorta di esca per le vongole che percepiranno nell’acqua ci sia anche cibo e filtreranno più velocemente l’acqua togliendo la sabbia. Aggiungete dunque un cucchiaio di farina nell’acqua e il gioco è fatto. Lasciatele così per circa 3 ore, dopodiché procedete al risciacquo prendendole una ad una, e passandole sotto l’acqua corrente, fresca, del rubinetto. Pulite bene la ciotola, ricreate l’ambiente marino ma questa volta senza farina, e lasciatele riposare in un luogo fresco per altre 3 ore.
Il gioco è fatto! Le vongole sono completamente pulite e pronte per condire i vostri piatti. Buon appetito!
