HomePoliticaGentiloni sul Recovery fund, l’Europa non faccia strani giochetti
Politica
Gentiloni sul Recovery fund, l’Europa non faccia strani giochetti
Tra qualche giorno il parlamento europeo deciderà l’approvazione del Recovery fund. Gentiloni,”la posta in gioco è altissima”.
Il commissario per l’economia e la fiscalità Paolo Gentiloni, in un editoriale pubblicato sul Financial Time online, scrive circa le azioni che il parlamento europeo vuole mettere in campo per combattere l’evasione fiscale, tassare le piattaforme digitali e rivedere il sistema di tassazione sull’energia. Gentiloni sottolinea come l’Europa stia vivendo uno shock economico devastante senza precedenti dal quale ne potremmo uscire vincitori, solo se cogliamo l’opportunità di applicare unmodello di sviluppo più sostenibile e giusto. Per questo il ministro sottolinea come “non ci possiamo permettere ne’ fallimenti, ne’ rinvii”, in previsione del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio quando i 27 Stati membri, saranno chiamati a decidere sul Recovery fund.
Flessibilità all’interno di regole già esistenti, è questa la strada maestra che Gentiloni intende seguire, “combattere le frodi fiscali, è cruciale perché la crescita inclusiva e la sostenibilità ambientale devono andare di pari passo” ed è fondamentale per mantenere conti pubblici solidi ed assicurare fondi per i beni pubblici come istruzione e salute. Per questo, sottolinea il ministro, “è necessario rafforzare la cooperazione tra Stati membri in quanto la lotta all’evasione non dovrebbe limitarsi alla Ue, dovremmo sviluppare misure più forti per combattere regimi fiscali dannosi in giro per il mondo”. Gentiloni ha poi proposto di passare dal sistema di voto all’unanimità a quello a maggioranza qualificata sulle materie fiscali attraverso il ricorso alle disposizioni già contenute nel Trattato UE, di modo da poter contenere le politiche fiscali “aggressive” di alcuni Stati membri che “portano alla perdita di entrate in altri Paesi” partner e creano distorsioni all’interno del mercato unico.
Nel suo editoriale Gentiloni sottolinea come l’Europa è attiva anche nella ricerca di una soluzione globale a livello Ocse per risolvere la questione della digital tax e di come la Commissione è unita nel sostegno a quei Paesi minacciati dalle sanzioni USA perché hanno adottato una tassazione nazionale sui servizi digitali. Circa la lotta ai cambiamenti climatici, Gentiloni rimarca come l’Europa debba usare la leva fiscale per raggiungere gli obiettivi fissati. “Nella prima metà del 2021 presenteremo una revisione del sistema di tassazione dell’energia rimuovendo i sussidi al combustibili fossili”, annuncia il commissario economico europeo che parla di un prossimo “piano per una carbon tax frontaliera in modo da scoraggiare le aziende dallo spostare la produzione in Paesi con regole verdi meno stringenti”.
Il commissario per l’economia e la fiscalità Paolo Gentiloni, in un editoriale pubblicato sul Financial Time online, scrive circa le azioni che il parlamento europeo vuole mettere in campo per combattere l’evasione fiscale, tassare le piattaforme digitali e rivedere il sistema di tassazione sull’energia. Gentiloni sottolinea come l’Europa stia vivendo uno shock economico devastante senza precedenti dal quale ne potremmo uscire vincitori, solo se cogliamo l’opportunità di applicare un modello di sviluppo più sostenibile e giusto. Per questo il ministro sottolinea come “non ci possiamo permettere ne’ fallimenti, ne’ rinvii”, in previsione del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio quando i 27 Stati membri, saranno chiamati a decidere sul Recovery fund.
Flessibilità all’interno di regole già esistenti, è questa la strada maestra che Gentiloni intende seguire, “combattere le frodi fiscali, è cruciale perché la crescita inclusiva e la sostenibilità ambientale devono andare di pari passo” ed è fondamentale per mantenere conti pubblici solidi ed assicurare fondi per i beni pubblici come istruzione e salute. Per questo, sottolinea il ministro, “è necessario rafforzare la cooperazione tra Stati membri in quanto la lotta all’evasione non dovrebbe limitarsi alla Ue, dovremmo sviluppare misure più forti per combattere regimi fiscali dannosi in giro per il mondo”. Gentiloni ha poi proposto di passare dal sistema di voto all’unanimità a quello a maggioranza qualificata sulle materie fiscali attraverso il ricorso alle disposizioni già contenute nel Trattato UE, di modo da poter contenere le politiche fiscali “aggressive” di alcuni Stati membri che “portano alla perdita di entrate in altri Paesi” partner e creano distorsioni all’interno del mercato unico.
Nel suo editoriale Gentiloni sottolinea come l’Europa è attiva anche nella ricerca di una soluzione globale a livello Ocse per risolvere la questione della digital tax e di come la Commissione è unita nel sostegno a quei Paesi minacciati dalle sanzioni USA perché hanno adottato una tassazione nazionale sui servizi digitali. Circa la lotta ai cambiamenti climatici, Gentiloni rimarca come l’Europa debba usare la leva fiscale per raggiungere gli obiettivi fissati. “Nella prima metà del 2021 presenteremo una revisione del sistema di tassazione dell’energia rimuovendo i sussidi al combustibili fossili”, annuncia il commissario economico europeo che parla di un prossimo “piano per una carbon tax frontaliera in modo da scoraggiare le aziende dallo spostare la produzione in Paesi con regole verdi meno stringenti”.