Il capo delegazione del Partito Democratico al Governo sostiene che l’accordo raggiunto sia un successo. “Si è trasformata una situazione difficile in una grande opportunità”, prosegue Franceschini.
La notte appena trascorsa rischia di diventare una delle più importanti per il Governo Conte. Il lungo Consiglio dei ministri, terminato intorno alle 5 del mattino, ha portato a strappare il tanto atteso accordo con Aspi. Una serie di piccoli cavilli che hanno consentito all’attuale esecutivo di porre un freno a tutti i problemi di quest’ultimo periodo. E tra gli esponenti della politica italiana che si ritengono soddisfatti per l’accordo raggiunto c’è anche Dario Franceschini. Ovvero uno dei personaggi più critici nei confronti dello stesso Conte negli ultimi mesi.
Franceschini è stato raggiunto dai colleghi di Adnkronos pochi minuti dopo la fine del Consiglio dei ministri. Il capo delegazione del Partito Democratico al Governo non ha esitato a esprimere soddisfazione per l’accordo tra il Governo e Autostrade per l’Italia. Secondo l’ex ministro, infatti, ci sono tutti i presupposti per considerare positiva la fine delle trattative tra l’esecutivo, con in prima fila il ministro dell’economia Gualtieri e delle infrastrutture De Micheli oltre a Conte, e i vertici della società, che presto si “libererà” di Atlantia.
Secondo Dario Franceschini, l’accordo raggiunto tra il Governo e Aspi “è merito del lavoro dei ministri De Micheli e Gualtieri e della guida del presidente Conte, la cui fermezza nel tenere sempre aperta la prospettiva della revoca ha consentito di arrivare a questo risultato insperato”. Dunque un successo che in pochi si sarebbero aspettati, considerando anche il modo in cui si arrivava al culmine di questa trattativa. Visto che i vertici di Autostrade per l’Italia hanno in un certo senso minacciato il Governo fino a qualche ora fa. Ma alla fine, la fumata bianca è arrivata.
Quanto è venuto fuori al termine del Consiglio dei ministri è considerato dal capo delegazione del Pd “un risultato molto positivo, difficile da immaginare come possibile solo qualche giorno od ora fa”. Un esito che effetivamente non era così facile da prevedere. Se non altro perchè, in questo modo, sarà proprio lo Stato a tenere sotto controllo tutte le operazioni che si svolgeranno sulla rete autostradale nazionale. E se a questo si aggiunge la lenta e progressiva uscita di scena di Atlantia e dei Benetton, si può parlare di successo su tutta la linea.
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Ma gli effetti positivi dell’esito della trattativa tra Governo e Aspi non si chiudono qui secondo Franceschini. L’esponente del Partito Democratico, infatti, sostiene che “il percorso previsto, che porterà all’entrata in Aspi di Cdp e di altri investitori istituzionali, l’uscita progressiva degli attuali azionisti di maggioranza e la trasformazione di fatto in una public company a controllo pubblico, si è trasformata una situazione difficile in una grande opportunità”.
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