Arriva l’approvazione del Consiglio dei ministri che stabilisce la data del referendum sul taglio dei parlamentari e delle elezioni suppletive per il Parlamento.
Per quanto riguarda il taglio dei parlamentari, già a fine gennaio una decisione della Corte di Cassazione aveva ammesso la proposta di referendum confermativo depositata lo scorso 10 gennaio contro il taglio dei parlamentari. A firmare la proposta erano stati 71 senatori, 7 in più rispetto ai 64 corrispondenti al minimo richiesto per presentare la proposta. L’idea alla base della proposta presentata alla Corte di Cassazione si proponeva una riduzione di un terzo dei parlamentari di Camera e Senato. Il progetto fu approvato a inizio ottobre. A favore il voto di quasi tutti i partiti. Così, la legge avrebbe potuto entrare in vigore da gennaio. A bloccarla, però, la richiesta dei senatori, fondata su una criticità di carattere procedurale: le riforme costituzionali dovrebbero godere di un iter speciale. Qualora una proposta non ottenesse la maggioranza di due terzi di voti favorevoli in entrambe le camere, dovrebbe esser sottoposta a domanda di referendum. A quel punto, una volta ottenuta la soglia minima di parlamentari firmatari della proposta di referendum, il Consiglio dei ministri decide la data del referendum, da presentare al presidente della Repubblica. E ora, nonostante qualche ritardo, l’iter sembra giunto a compimento.
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