Songbird | il thriller pandemico sarà interpretato da KJ Apa e Sofia Carson

I protagonisti del thriller pandemico prodotto da Michael Bay, intitolato Songbird sono KJ Apa e Sofia Carson.

Durante le settimane del lockdown che hanno contraddistinto negativamente la primavera 2020, per qualcuno è stata oggetto di ispirazione per il prossimo film. Questo ‘qualcuno’ è un certo produttore e regista Michael Bay, il quale si è messo subito all’opera per realizzare un thriller pandemico ispirato a quei giorni, che per il momento sembrano essere stati archiviati. Il film intitolato Songbird vedrà nel ruolo di protagonisti due giovani attori molto amati: KJ Apa e Sofia Carson.

A che punto stanno le lavorazioni di Songbird?

Era da un po’ che si aspettavano notizie incoraggianti sul primo ciak del film Songbird e finalmente oggi, qualcosa è stato ufficializzato. Il regista scelto da Bay è il cineasta Adam Mason, il quale seguendo la sceneggiatura di Simon Boyes in questi giorni sta girando il film finanziato dalla Invisibile Narratives. Intanto le notizie confermate riguardano due consapevolezze non di poco conto. La prima è il fatto che le riprese sono iniziate già da qualche giorno, e la seconda che il thriller pandemico ha due super protagonisti: KJ Apa (Riverdale) e Sofia Carson (Feel the Beat).

Loro andranno ad affiancare parte del cast annunciato nelle ultime settimane che vede la presenza dei grandi nomi del panorama cinematografico Hollywoodiano: Demi Moore, Bradley Whitford, Craig Robinson, Jenna Ortega, Paul Walter Hauser e Peter Stormare.

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La sinossi di Songbird

Il film è ambientato due anni dopo il lockdown che tutti noi abbiamo provato sulla nostra pelle (2022) a causa di un virus davvero potente e in grado di mutare con il tempo. Ritornando al soggetto del lungometraggio, per cercare di arginare il contagio, i vertici alti che si trovano al potere, hanno avuto l’idea di dividere in due la città, secondo una semplice regola: malati da un lato e sani da un altro.

Al centro della storia c’è un ragazzo che lavora al pronto intervento il quale non corre il rischio di contrarre il virus grazie a una speciale immunità. Il suo ruolo è fondamentale all’interno della città perché riesce a fare da ponte tra chi è stato emarginato e chi sta bene. Di tutt’altra pasta è fatta la fidanzata che invece vive segregata a casa, impedendogli in questo modo di vivere il loro amore liberamente.

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Non curante dei rischi che corre, il ragazzo sfiderà le leggi marziali, vigilanti pronti a uccidere chiunque e una famiglia che di certo non accetta la relazione tra la figlia e un fattorino. Capofamiglia della ragazza è la madre (Demi Moore) che farà di tutto pur di mantenere unita la sua famiglia e il suo tenore di vita.

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