Nell’ultimo mese ben 10mila immobili sono passati in locazione a New York. Si tratta di un record storico. Tra le motivazioni c’è la fuga dalla città a causa del Coronavirus e la possibilità di lavorare in smart working per chi vive fuori città.
Sono diversi gli effetti del Coronavirus in giro per il mondo. E dopo l’emergenza sanitaria che ha portato alla morte di circa mezzo milione di persone, con oltre tre milioni di casi di positività, ci sono tutte le altre conseguenze. In primis quella economica su scala mondiale, con il debito pubblico globale che raggiungerà picchi mai visti prima. Ma anche in contesti meno ampi, come nel caso di New York, si vedono gli effetti del passaggio del Covid-19. Uno di questi aspetti è legato agli affitti degli immobili, che hanno toccato nuovi record negativi.
A renderlo noto è un report redatto da due giornalisti della Cnbc, Miller Samuel e Douglas Elliman. Il mercato immobiliare e degli affitti a New York nel mese di giugno ha infatti raggiunto dei picchi negativi mai visti nella storia recente della Grande Mela. Negli ultimi trenta giorni del 2020, infatti, sono stati oltre 10mila i nuovi appartamenti che sono entrati nel mercato delle locazioni. Si registra in questo senso un incremento di oltre l’85% rispetto al mese precedente. E poi c’è il dato sulla vacancy, ovvero sugli appartamenti disponibili, salito al 3,67%.
Un dato che, secondo gli esperti, è decisamente più alto in alcune zone specifiche di New York. Insomma, una vera e propria fuga dalla Grande Mela che trova le sue principali ragioni proprio nell’emergenza Coronavirus. Ad esempio il fatto che non è possibile mostrare gli immobili ai potenziali clienti, per una norma dovuta all’emergenza Covid. E poi c’è la possibilità, per chi aveva una casa in affitto a New York, di lavorare da casa fuori città in smart working e risparmiare una discreta somma di denaro, prevista inizialmente proprio per affittare casa.
E i proprietari delle case che rimangono non affittate corrono ai ripari per non perdere la clientela. Così i prezzi medi degli affitti, sempre secondo il report di Cnbc, sono scesi dell’8% a giugno. Anche se i costi restano particolarmente alti: il costo di monolocale nel quartiere di Manhattan, per fare un esempio, si aggira intorno ai 3.400 dollari al mese. Ma uno degli escamotage dei proprietari degli appartamenti vuoti riguarda anche la possibilità di ottenere la casa con un mese o un mese e mezzo totalmente gratuito, su un contratto di affitto di almeno 12 mesi.
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Passando ai dati più nello specifico, le case di New York che hanno accusato di più il colpo sono quelle più grandi. Gli appartamenti destinati alle famiglie più numerosi, infatti, hanno visto un crollo del mercato con un calo del 42% rispetto al mese di giugno del 2019. Per quanto riguarda le zone della città americana in cui si è registrato il maggiore crollo, in pieno centro e nell’East Side si è registrato rispettivamente un calo del 41% e del 49% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.