La Regione Calabria inserisce l’asterisco con la dicitura “+ 26 migranti positivi al covid” e scoppia la polemica sui social. Sulla grafica infelice interviene anche il giornalista Scanzi: “A quando il dato sugli ebrei e omosessuali?”
Polemica dopo la divulgazione dell’ultimo bollettino covid da parte della regione Calabria. Mentre si parla ancora dei migranti positivi al coronavirus sbarcati sulle coste calabresi, la Regione nel suo consueto bollettino sui positivi ha usato una grafica molto particolare: nella grafica si legge “31 attualmente positivi”, con la dicitura “+26 migranti positivi” dopo un asterisco. Una specifica che ha fatto indignare parecchi, e che sta facendo discutere sui social.
La grafica è visibile sulla pagina Facebook della presidente della Regione Jole Santelli: il bollettino di ieri, su 281 tamponi vedeva 0 nuovi positivi, con i tamponi totali che salivano a 103.281, 1.216 positivi da inizio emergenza, 1.062 guariti e 97 deceduti. E infine eccoci al numero degli attualmente positivi, 31, con un asterisco: “+26 migranti positivi”. E’ subito bufera. “Siamo arrivati al punto che, nei comunicati ufficiali, si distingue tra italiani positivi e migranti positivi. A quando il dato degli ebrei? E degli omosessuali? E degli zingari?”, ha commentato il giornalista Andrea Scanzi. Un buon numero di reazioni mostra indignazione, mentre è attesa una replica da parte della presidenza della Regione.
Il Viminale precisa: “Massima attenzione per la tutela dei cittadini”
Quanto ai migranti positivi intanto il Viminale ha fatto sapere che continua ad essere rivolta la massima attenzione. “Siamo in fase di costante monitoraggio – si legge nella nota – per la tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini in particolare in quelle regioni, come la Sicilia e la Calabria. Queste regioni, soprattutto in questo specifico momento, risultano essere le più esposte agli sbarchi autonomi dei migranti. La situazione è tuttavia monitorata”.
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Il ministero informa inoltre di aver messo in campo tutte le accortezze possibili su controlli e disposizioni. “E’ stato rafforzato il campo dei dispositivi di sorveglianza per quel che riguarda anche le strutture di accoglienza locali. E’ previsto, ove necessario, il trasferimento dei migranti sottoposti a quarantena in ospedali militari in collaborazione con il ministero della Difesa”.