Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ricostruisce la vicenda autostrade in un lungo post su Facebook spiegando il suo punto di vista sui Benetton.
«Partiamo dal salva Benetton, anno 2006. I Benetton – dati di OpenPolis, non miei – finanziano la Lega di Bossi e Salvini con 150 mila euro di contributo elettorale. Due anni più tardi si insedia come premier di nuovo Berlusconi. Il suo alleato di governo è appunto la Lega», spiega Il Ministro Degli Esteri Luigi Di Maio in un lungo post su Facebook dove ripercorre tutta la storia Autostrade. «Il 29 maggio 2008 arriva in Parlamento il decreto legge numero 59, ma in quel decreto viene ficcato nottetempo l’emendamento salva Benetton. Il decreto diventa legge grazie al voto di Salvini e della Lega. L’emendamento stabiliva di allungare la concessione per i Benetton (e non solo) e, soprattutto, cancellava per il concessionario l’obbligo di effettuare verifiche rigorose sulle infrastrutture che gestiva». Secondo il penta stellato, la Lega decise di regalare un pezzo delle nostre infrastrutture a un privato, senza nemmeno costringerli a effettuare i controlli necessari a tutela della vita e della sicurezza degli italiani». Il momento più duro, però, arriva con il racconto della caduta del Ponte Morandi: «14 agosto 2018, 43 vittime innocenti. Un disastro senza precedenti, con dei precisi responsabili, i Benetton, che grazie a quell’emendamento approvato proprio dalla Lega qualche anno prima avevano trascurato la manutenzione del ponte. Anche questo non lo dico io, ma lo dicono le perizie e le indagini effettuate successivamente», afferma sempre Di Maio.
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Di Maio, comunque non era stato l’unico ad accusare Salvini, già Toninelli pochi giorni fa aveva duramente espresso il suo punto di vista: “Se in Italia ci fosse una pena per le cazzate, le fake news, Meloni e Salvini prenderebbero l’ergastolo multiplo. Oggi Salvini ha detto che non è sua la responsabilità della mancata revoca ai Benetton: ma dove stava Salvini quando era al Governo? Abbiamo fatto riunioni su riunioni per decidere, a Conte doveva essere dato l’indirizzo politico e Salvini non partecipava perché se la faceva sotto. Perché alla fine Aspi e Benetton in qualche maniera la Lega l’hanno finanziata e Salvini faceva il duro davanti alla telecamera ma nei fatti non ha mai voluto”. Per essere ancora più chiaro, nell’articolo embedda anche un video con la scritta “ergastolo per Salvini e Meloni“. Attesissima la risposta del leader della Lega.