Marcucci (Pd):” Il governo ha gestito bene la crisi pandemica. Ci vuole fiducia”

Il senatore Andrea Marcucci affronta le principali tematiche legate alla ripartenza del Paese. La proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre era necessaria. “Se in autunno la situazione dovesse peggiorare siamo pronti a fronteggiare nuove emergenze”.

Andrea Marcucci risponde, attraverso un’intervista a La Nazione, sui principali strumenti adottati per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica del Paese. quali saranno i prossimi passi?  «Innanzitutto la proroga dello stato di emergenza. È uno strumento di tipo preventivo. Non ci sono segnali di particolare allarme, ma se in autunno la situazione dovesse peggiorare saremmo pronti per affrontare nuove emergenze”. In ogni caso, il governo ha gestito bene la crisi pandemica nazionale, per questo è giusto dargli fiducia. In primavera, lo Stato ha potuto prendere decisioni immediate di grande utilità. Se oggi siamo a questo punto è anche grazie all’intervento tempestivo del governo. Con lo stato di emergenza si possono rinviare le elezioni. “La proroga è solo una cautela, non c’è alcun sovvertimento in vista, il Pd sarebbe il primo a impedirlo”. Intanto però, le opposizioni gridano al golpe. «Non siamo abituati a urlare e a battere i pugni sul tavolo. Siamo però molto attenti a segnalare le cose che non vanno e a impegnarci per cambiarle. La nostra azione politica ha un faro: la responsabilità verso il Paese”. Tanti i problemi da affrontare anche perché la maggioranza non è unita nelle decisioni e forse i problemi si sommano proprio per questo motivo.”Anche sul dossier Autostrade la maggioranza è spaccata. “Tengo a precisare che il Pd non ha bloccato il dossier e la nostra squadra al governo non ha lavorato per rinnovare automaticamente la concessione ai Benetton”. A decidere sarà l’interesse pubblico.

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Poi la questione dei fondi: i soldi del Mes servono, ma i 5stelle sono contrari. “Confido nel buonsenso. Abbiamo bisogno di 37 miliardi per i nostri ospedali, un prestito con tassi persino negativi. L’ho detto ai colleghi 5 Stelle: trovate uno strumento più conveniente se ci riuscite”, ha aggiunto Marcucci a fine intervista.  Il governo comunque non lo decidono le prossime elezioni. E’ in discussione solo se non affronta i problemi degli italiani. Marcucci non pensa a cambi di maggioranza, si batte perché inizi una stagione di collaborazione istituzionale, anche con FI. Adesso è il momento di unirsi per ridare all’Italia il posto che merita e non di litigare e discutere per niente. Non sono i tempi adatti per farlo. Ci sono tantissime problematiche che attendono una risposta e in autunno tante carte giocate in un modo o nell’altro faranno la differenza.