Caso Aspi, Salvini, grillini “ridicoli e bugiardi”. Di Maio replica sui social “trovo falso e ipocrita che oggi sia proprio lui a chiedere giustizia”.
La questione sulla revoca da parte del governo della gestione di Autostrade alla famiglia Benetton è sulle prime pagine della cronache da diversi giorni ed il dibattito a quanto pare non sembra mollare il colpo, anzi diventa ogni giorno più rovente. Stavolta ad infiammare il web è il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, e lo fa attraverso un lungo post apparso su Facebook, in cui ci tiene una volta per tutte a mettere le cose in chiaro tanto da incitare gli utenti a considerare quanto scrive come “un tributo alla verità”. In buona sostanza, Di Maio spara a zero su Salvini e la Lega contestandogli il fatto che oggi, alla luce di tutte le disgrazie accadute, dal crollo del Ponte Morandi, passando per le frane in galleria e concludendo con i chilometri di code giornaliere interminabili lungo le autostrade liguri, oggi tutti dicono di voler togliere il controllo di Autostrade ai Benetton. Ma Di Maio non ci sta e rincara la dose nel suo post, scrivendo come al tempo, quando al governo c’era Berlusconi appoggiato dalla Lega, Salvini e i suoi trovassero sempre un “tentennamento”, “un ma o un però” per ostacolare il procedimento.
Dati alla mano, Di Maio ripercorre le tappe del “salva Benetton”: dai 150.000 euro di contributo elettorale per finanziare la Lega nel 2006, al decreto, due anni più tardi, diventato legge grazie al voto di Salvini, che stabiliva di allungare la concessione ai Benetton cancellando l’obbligo di effettuare controlli rigorosi sulle infrastrutture che gestiva. Fino al crollo del Morandi, la cui manutenzione fu trascurata proprio grazie a quel famoso decreto. “Da quel preciso momento”, conclude Di Maio, “il Movimento cinque Stelle ha assunto una posizione molto chiara, con la Lega che continuava a dichiarare di non voler procedere con la revoca, mentre noi facevamo il possibile per fare giustizia”, conclude Di Maio nel suo post su Facebook.