Dopo le proteste avvenute oggi ad Amantea, è intervenuto il governatore della Calabria. “Accogliere migranti positivi al Covid in una località turistica è pura follia”, ha dichiarato la Santelli.
Le immagini che giungono da Amantea in queste ore sono tutt’altro che edificanti. Nella ridente località turistica calabrese è in atto la protesta dei cittadini, a causa dell’arrivo di diverse decine di migranti risultati positivi al Covid. Per questo motivo Jole Santelli fa capire che presto si potrebbe passare alle maniere forti per interrompere questo flusso. Il governatore della Calabria ha deciso di alzare la voce e di farsi sentire. E per farlo, ha scritto una lettera ricca di passione all’indirizzo del premier Giuseppe Conte.
La Santelli ha ribadito il sentimento che si è visto negli abitanti di Amantea nelle scorse ore. Decine i cittadini che hanno bloccato la Statale 18 in segno di protesta. Il tutto per una decisione che anche il governatore calabrese ha deciso di respingere con forza: “Accogliere migranti positivi al Covid in una località turistica, peraltro senza alcun preavviso, è una follia”, ha scritto la Santelli nella lettera. E sempre qui si legge che stanno diventando troppi gli sbarchi avvenuti sulle coste della Calabria negli ultimi giorni.
Una situazione che è ormai diventata insostenibile, come ribadisce l’esponente di Forza Italia. “Tali sbarchi – ha scritto nella lettera rivolta a Conte – non possono, all’evidenza, essere affrontati con le ordinarie misure, attesa la situazione di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Covid-19 che, sebbene si sia ridotta nelle sue dimensioni, non può dirsi affatto superata”. Per questo motivo arriva una chiara richiesta del governatore al premier. Bisogna intervenire, “adottando misure volte ad evitare che gli immigrati vengano gestiti, da un punto di vista sanitario, solo dopo il loro sbarco a terra”.
Inoltre Jole Santelli fa capire che la strada appena intrapresa sul fronte degli sbarchi dei migranti, non può essere quella intrapresa dal Governo. “L’unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese – ha scritto – non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste della regione italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l‘effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria”.
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Per questo motivo, la Santelli si aspetta una soluzione rapidissima da parte del Governo. Qualora dovesse passare troppo tempo, il governatore non esiterà ad agire. “Eserciterò i miei poteri di ordinanza per emergenza sanitaria, vietando gli sbarchi in Calabria. Voglio evitare un braccio di ferro con il governo, ma ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze”. Anche perchè, come ribadisce il presidente di regione, “serve una risposta immediata al fine di non vanificare i tanti sacrifici fatti finora e di garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani e della Calabria”