A seguito dell’ultimo sbarco avvenuto a Roccella Jonica (Calabria), sono scoppiate le proteste da parte dei cittadini di Amantea: si contano infatti 28 migranti positivi al coronavirus, e la governatrice Santelli si appella a Conte.
Nella giornata di ieri è arrivato l’esito dei tamponi effettuati sugli immigrati pakistani soccorsi al largo di Caulonia e sbarcati al porto di Roccella Jonica. Sono 70 le persone arrivate in Calabria nello sbarco notturno di qualche giorno fa, e tra queste ben 28 sarebbero risultate positive al coronavirus.
Gli immigrati affetti da Covid-19 si sono dimostrati tutti asintomatici e in buone condizioni di salute, e sono stati trasferiti a gruppi presso varie strutture attrezzate: la maggior parte di loro sono stati portati nei centri di accoglienza di Bova (Reggio Calabria) ed Amantea (Cosenza), mentre i minori sono stati ospitati in una struttura messa a disposizione del comune di Roccella Jonica, presidiata dalle forze dell’ordine.
Ma è ad Amantea, però, che alcuni cittadini sono scesi in strada a suon di protesta contro gli sbarchi e i casi di contagio tra migranti. I residenti si sono sdraiati a terra, sull’asfalto, chiedendo al governo più sicurezza e il trasferimento immediato dei migranti in un centro più adeguato alla situazione.
Sale quindi la tensione in Calabria, dove anche la governatrice Jole Santelli ha fatto sentire la propria voce, appellandosi direttamente al premier Giuseppe Conte. “L’unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste delle regioni italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l’effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria“, scrive infatti la presidente della Regione.
E prosegue: “Mi aspetto una risposta rapidissima da parte del governo e avverto che, in caso contrario, non esiterò ad agire, esercitando i miei poteri di ordinanza per emergenza sanitaria, vietando gli sbarchi in Calabria. Voglio evitare un braccio di ferro con il governo, ma ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze”.
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Ma oltre a Matteo Salvini – che sui social non poteva non unirsi al coro di critiche mosse al governo in merito alle strategie di immigrazione – anche la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, ha in realtà espresso tutto il suo scetticismo, soprattutto davanti alle proteste dei cittadini. “È evidente l’allarme che immediatamente questa notizia ha creato nella popolazione. Anche perché Amantea non è una cittadina qualsiasi: è uno dei centri turistici e commerciali più importanti e popolosi della Calabria”, ha infatti spiegato la deputata.
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E ha poi evidenziato: “Chi ha avuto l’idea di scegliere un luogo con queste caratteristiche certamente non ha fatto la scelta più logica a riguardo, questa mattina ho sentito il prefetto di Cosenza e il responsabile del dipartimento prevenzione dell’ASP che mi hanno rassicurata sulle modalità con le quali è avvenuto il trasferimento”.
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