Sono 3,4 miliardi i risarcimenti che verserebbe Autostrade per evitare la revoca della concessione. Per il Pd è accettabile, ma i 5 stelle non ci stanno.
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Ma i 5 stelle non ci stanno. A mettere a rischio il piano di Autostrade c’è la componente grillina del Governo, che non ha intenzione di mollare sulla revoca. “Per noi resta no” è il commento lapidario che arriva dai pentastellati. La linea seguita dal Movimento rimane sempre la stessa: revoca della concessione o, in alternativa, eliminazione di Benetton dall’Aspi.
A proporre un riassunto delle posizioni del M5S è il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giovanni Cancellieri. “Commissariamento di governo di Aspi e gestione di Anas solo per i controlli di sicurezza” – ha affermato il viceministro ai microfoni di Radio Anch’io. Secondo Cancellieri andrebbero inoltre “messe al bando le concessioni, che in due o tre anni devono essere riviste”. E su Benetton: “E’ chiaro che in questo momento la presenza di Benetton è un grande problema. Hanno dimostrato di non saper gestire la cosa pubblica, i beni dello Stato, i beni dei cittadini e quindi non possiamo ancora lasciarglieli nelle mani”.
Di tutt’altro avviso è il Pd, per il quale i 3,4 miliardi promessi da Autostrade bastano a placare le acque sulla questione revoca. Il Governo dunque è spaccato.
Ad agitare ulteriormente le acque arriva Matteo Renzi, che insiste sulla necessità di trovare un accoro concreto con Aspi. La posizione del Leader di Italia Viva è semplice: l’idea di rievocare la concessione ed eliminare i Benetton sarebbe anche buona di per sé, ma impossibile da realizzarsi. E infatti, in un’intervista a La Stampa, afferma: “Dopo due anni non si può continuare ad urlare ‘revocheremo’ o ‘cacceremo i Benetton’ perché è impossibile da farsi”. E conclude: “Tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era già previsto all’inizio del percorso. Ma ora basta con la politica dei rinvii. Non puoi dire ‘revoco’, lasciando aperta così a lungo la questione. In un senso o nell’altro le decisioni vanno assunte. Perché altrimenti rischiamo una doppia beffa: il ponte è ricostruito e il dossier resta aperto. E l’eventuale revoca si trasforma in un regalo per la proprietà”.
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