The photo shows Euro banknotes in Dortmund, western Germany, on January 27, 2020. (Photo by INA FASSBENDER / AFP) (Photo by INA FASSBENDER/AFP via Getty Images)
Si avvicinano le date delle scadenze per i pagamenti della tasse. Una siuazione già critica peggiorata dai rinvii effettuati durante l’emergenza Covid
Con il passare dei giorni si fa sempre più sentire la profonda ferita lasciata dal Coronavirus e non può di certo mancare anche quella lasciata sul fronte economico. Durante la pandemia molti dei pagamenti sono slittati ma, oltre alle scadenze di luglio, si avvicinano i pagamenti delle imposte e i contributi previdenziali ed assistenziali di settembre. Sulla tempistica l’ultima notizia risale a quella contenuta nel D.P.C.M. del 27 giugno che prevedeva il rinvio al 20 luglio per quanto riguarda il versamento delle imposte e i contributi per i titolari di p.iva. Quest’ultimo comporta seri problemi per tutte quelle attività e tutti i lavoratori autonomi che hanno sofferto nel periodo di chiusura.
La prima data è quella del 3 luglio, entro cui i datori di lavoro devono autorizzare l’Inps ad anticipare da parte di Inps il 40% dell’integrazione per i dipendenti. Il 15 luglio si procede con l’emissione delle fatture differite delle operazioni di giugno 2020. Il giorno seguente, il 16, ci sarà doppia scadenza, il versamento delle ritenute d’acconto e il versamento dell’Iva mensile. Procedendo di giorno in giorno si arriva al 17 con gli ammortizzatori sociali: ma riguarda le aziende che non richiedono l’anticipazione.
Il presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro Rosario De Luca ha detto: “quest’anno alle scadenze fiscali si aggiungono gli adempimenti ordinari, oltre che a quelli legati alla gestione degli ammortizzatori sociali, che già in questi mesi appena trascorsi hanno messo in serie difficoltà aziende e professionisti”
Il 20 luglio la concentrazione è nei confronti degli imprenditori con il pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio e all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel secondo trimestre per gli importi superiori ai 1000 euro. Ci sarà poi il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali per titolari di p.iva e soci di società inizialmente previsti il 30 giugno.
Il 27 luglio bisognerà trasmettere gli elenchi Intrastat del II° trim. 2020 e mensili di giugno 2020. Il 30 luglio scade il versamento delle imposte su dichiarazione dei redditi soggetti diversi dai titolari di partita iva con maggiorazione dello 0,4%. Per finire il 31 la presentazione del modello per i rimborsi Iva trimestrale e quello per le operazioni effettuate con l’estero nel II° trimestre 2020.
La cosa che lascia perplessi e preoccupati è il fatto che a settembre la situazione non cambierà. Il 16 settembre si dovrà procedere al versamento dei contributi precedentemente sospesi per il Covid-19, la rata delle imposte e contributi dovuti per la dichiarazione fiscale, imposte e contributi mensili, iva mensile. Al termine del mese, ovvero il 30, scadranno il pagamento delle somme iscritte a ruolo sospese fino ad agosto 2020 e la presentazione dei modelli 730. Un situazione già critica peggiorata dai rinvii dell’emergenza Covid.
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