Hazel Hill, la ragazzina prodigio che contribuì alla sconfitta della Germania nazista

Un esclusivo documentario inglese racconta la storia della ragazzina prodigio Hazel Hill, che grazie ai suoi calcoli permise la costruzione degli aerei decisivi nella Battaglia d’Inghilterra del 1940.

Hazel Hill
Hazel Hill, foto via The Telegraph

In un ricco documentario firmato BBC, e intitolato “The Schoolgirl Who Helped To Win A War”, viene raccontata la storia di una ragazzina di soli 13 anni che, grazie ai suoi calcoli matematici, permise la costruzione degli aerei che risultarono infine decisivi nella battaglia d’Inghilterra e nella sconfitta del nazismo. Si tratta della giovanissima Hazel Hill, ragazzina prodigio scomparsa ormai 10 anni fa all’età di 90 anni.

“È meraviglioso che la storia di Hazel venga alla luce. Una grande ispirazione per i giovani di oggi, e per le ragazze in particolare, che possono guardare ad Hazel come una figura che offrì un importantissimo contributo al nostro successo nella Battaglia d’Inghilterra, vitale per la sopravvivenza di questa nazione”, spiega il capitano James Beldon, direttore degli studi di difesa della Raf (l’aviazione militare britannica), in merito al documentario.

La storia di Hazel Hill

Con un programma che rende omaggio alla figura della ragazzina prodigio, viene svelata dunque la storia segreta di Hazel Hill, 13enne originaria di Londra. All’apparenza una semplice studentessa, ma che ha in realtà aiutato a progettare la nuova generazione di aerei da combattimento Spitfire e Hurricane, ritenuti cruciali nella vittoria della seconda guerra mondiale. La sua storia è stata ricostruita per la prima volta in occasione dell’80° anniversario della Battaglia d’Inghilterra.

Nell’estate del 1934, Hazel Hill venne introdotta all’ambiente da suo padre, il capitano Fred Hill, un ufficiale scientifico del Ministero dell’Aeronautica che stava cercando di sviluppare la nuova generazione di aerei da combattimento. Insieme a suo padre, la ragazza trascorse giorno e notte su grafici e calcoli, con l’intento di progettare alla perfezione dei nuovi velivoli che potessero essere equipaggiati non più con quattro, ma con ben otto mitragliatrici. Un’idea, questa, che a quei tempi era considerata impossibile, soprattutto da un punto di vista di velocità e capacità di manovra dei mezzi.

aerei da combattimento Spitfire
aerei da combattimento Spitfire – foto via The Times

Ma il capitano Fred Hill doveva dimostrare che si trattava di un progetto fattibile. Per questo chiese aiuto proprio a sua figlia Hazel, studentessa con uno spiccato talento per la matematica. E fu proprio grazie ai calcoli della giovane, che al padre – dopo alcune scettiche reazioni iniziali – venne riconsciuto il successo dell’idea. I nuovi aerei, equipaggati con otto mitragliatrici, vennero messi in produzione. Fu poi nel 1940, anno in cui Hitler lanciò l’offensiva aerea che avrebbe dovuto spianare la strada all’invasione della Gran Bretagna, che la nuova generazione di velivoli dimostrò tutta la sua efficacia. I nuovi Spitfire e Hurricane, più avanzati tecnologicamente rispetto agli areei nemici, respinsero l’attacco nazista, e consacrarono la vittoria britannica nella Battaglia d’Inghilterra.

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Un successo, questo, a cui viene dato il merito anche ai precisissimi calcoli di Hazel Hill, a cui viene oggi riconosciuto ufficialmente il suo importante contribuito. Uno dei suoi figli, ha così raccontato ai giornalisti che si sono occupati del ricco documentario: “Ci diceva che aveva aiutato suo padre con dei calcoli importanti, ma è solo dopo la sua morte che abbiamo rovistato fra le sue carte e abbiamo compreso la portata del suo coinvolgimento”.

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