Omicidio Cerciello, la madre di Elder suggerisce al figlio “di fare come Amanda Knox”

La madre del giovane californiano accusato dell’omicidio del militare Cerciello, intercettata, consola il figlio suggerendogli di lucrare sulla sua tragica storia.

Era il 25 Luglio 2019 quando a Roma, nel quartiere Prati, viene ucciso con 11 coltellate all’addome il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Carciello Rega per mano di due giovani americani Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort che vengono prontamente arrestati con l’accusa di omicidio volontario aggravato, tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La ricostruzione del delitto non è del tutto chiara, così come parrebbe siano stati commessi diversi illeciti ai danni dei due imputati durante gli interrogatori: i pm di piazzale Clodio contestano al carabiniere Fabio Manganaro l’accusa “di misura di rigore non consentita dalla legge” per avere bendato il giovane californiano, mentre al collega Silvio Pellegrini il reato di abuso d’ufficio.

In base alle intercettazioni avvenute nel carcere in cui Elder è detenuto, la madre Leah per consolare il figlio “depresso” e “senza speranza”, gli consiglierebbe di prendere spunto dalla vicenda Amanda Knox con cui si intreccia la sua storia: entrambi americani, molto giovani, dediti al divertimento un po’ spinto ed entrambi vittime della giustizia italiana lacunosa, lenta e farraginosa. La Knox proprio come Elder ha vissuto il carcere e anche l’arma del delitto, un coltello, è la stessa. Il messaggio di Leah è chiaro: se il figlio vuole sopravvivere deve fare come Amanda, esorcizzando il suo dolore e, perché no, monetizzandoci sopra. Riferendosi sempre alla Knox, la madre aggiunge che “fu rilasciata dal carcere solo dopo un paio di processi e alla fine ha scritto un libro con un contratto di pubblicazione da 4milioni di dollari”.

Dai dialoghi tra i due emergono conversazioni circa i sogni d’infanzia e non mancano rimproveri da parte della madre al figlio sull’abuso di stupefacenti; mentre l’unica preoccupazione di Elder sembra quella di tornare al più presto negli Stati Uniti: “sono venuto qui per essere una persona migliore, ora invece sono io il cattivo”. L’omicidio del vicebrigadiere Cerciello sarebbe stata solo una tragica fatalità: “quella notte non è stata colpa mia. La mia vita è tutta una sfortuna”.