Coronavirus: Hong Kong anticipa la chiusura delle scuole

Solo Ieri 34 nuovi contagi nel territorio cinese. Il governo ha così deciso di anticipare la chiusura delle scuole a lunedì prossimo. Risalgono i contagi anche in altri territori asiatici.

Il governo di Hong Kong ha deciso di chiudere nuovamente le scuole a causa di una nuova ondata di casi di coronavirus: a dare la notizia è stato proprio il ministro dell’Istruzione, Kevin Yeung.
Solo ieri nella metropoli asiatica sono stati registrati 34 nuovi contagi trasmessi a livello locale e la situazione potrebbe nuovamente peggiorare.

Anche Singapore, colpita sia economicamente che come casi dal coronavirus va oggi 10 luglio alle urne con un voto sotto strette misure anti-Covid. La paura è ancora tanta. Misurazione della temperatura, mascherine, guanti, distanziamento sociale sono le misure dettate dal governo a cui è obbligatorio sottostare. Singapore conta più di 45mila contagi totali ed è anche uno degli Stati più duramente colpiti dalla pandemia in tutta L’Asia.

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Tokyo nuovamente sotto la morsa del virus

Record di casi di coronavirus a Tokyo per il secondo giorno consecutivo, sono a quota 243 giornalieri. Le autorità si dicono molto preoccupate,  malgrado gli avvertimenti di non uscire per le persone che vivono nelle aree dove sono stati localizzati i principali focolai. Dal giorno della revoca dello stato di emergenza, a fine maggio, dopo una iniziale discesa dei casi, i contagi sono saliti nuovamente a giugno, in particolare tra i giovani, a causa della movida  e dei tanti quartieri a luci rosse che ospitano le metropoli. Il totale delle infezioni nella capitale ha raggiunto quota 7.515 secondo i dati del canale pubblico Nhk,  equivalente a circa un terzo di tutti i casi nazionali.  Tuttavia, nonostante i recenti aumenti il governo dichiara di non aspettarsi una nuova emergenza e un successivo lockdowm, anche se il sistema sanitario è ancora sotto particolare pressione per via dei contagi da febbraio a giugno. In un incontro con la stampa il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha riferito che la percentuale di letti occupati e il numero dei pazienti che hanno sviluppato sintomi gravi della malattia rimangono bassi a Tokyo. Nonostante questo i contagi aumentano e la paura continua ad essere protagonista di tutto il territorio dell’Asia.

 

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