Arrestati due migranti che tenevano prigionieri bengalesi in campo prigionia libico. L’accusa è di associazione a delinquere e tratta esseri umani
Fermati due migranti bengalesi di 31 e 35 anni con l’accusa di associazione a delinquere, favoreggiamento di immigrazione clandestina, tratta di esseri umani e altri reati. Secondo quanto riporta l’accusa, i due avrebbero avuto un ruolo nel trattenere in modo illecito parecchi bengalesi in un campo di prigionia della Libia.
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I due, bloccati dalla Squadra Mobile di Agrigento, sono stati riconosciuti da 4 bengalesi che avevano subito la prigionia e le torture in Libia dai suddetti migranti. Le vittime, dopo il lockdown trascorso nell’hotspot di Lampedusa, sono state ascoltate da Sco e Squadra Mobile di Ragusa, dove sono state poi trasferite. Sia le vittime sia i carcerieri erano sbarcati sull’isola siciliana lo scorso 28 maggio. Per potersi liberare dal centro di prigiona libico e per il viaggio, le vittime avevano dovuto pagare 5mila dollari.