L’assassino rimesso in libertà a gennaio ora dovrà tornare in carcere. “Giustizia è fatta” hanno commentato i familiari di Julia Tosti, la ragazza di Alessandro Polizzi, sfuggita all’agguato. Condanna a vita per Riccardo Menenti, 16 anni per suo figlio.
Confermato dalla Cassazione l’ergastolo per Riccardo Menenti, condannato per aver ucciso sette anni fa a Perugia, Alessandro Polizzi, rivale in amore del figlio. Ora dovrà tornare in carcere dopo essere rimasto libero per sei mesi in seguito alla scadenza dei termini di custodia.
Lacrime, commozione e sollievo questa mattina in Corte di Cassazione dove, al momento della pronuncia del verdetto, erano presenti i familiari di Alessandro Polizzi e la fidanzata Julia Tosti, sfuggita la notte dell’agguato alla furia dell’assassino da lei poi subito riconosciuto e indicato in Riccardo Menenti, il padre del suo ex ragazzo Valerio, oggi condannato a 16 anni. Polizzi, secondo l’impianto accusatorio oggi confermato interamente, sarebbe stato ucciso da Menenti per vendicare il figlio con il quale avrebbe avuto più di un diverbio a causa della ragazza contesa.
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Era tornato in libertà
Il brutale omicidio, avvenuto a Perugia nella notte tra il 25 e il 26 marzo 2013, era tornato nuovamente alla ribalta delle cronache a gennaio scorso, quando Menenti fu scarcerato per scadenza dei termini di custodia a causa di un importante ritardo nella trasmissione del fascicolo della corte d’appello di Firenze alla Cassazione. Vi fu anche una protesta per denunciare lo scandalo della scarcerazione, una manifestazione davanti alla Cassazione e l’esposizione di manifesti raffiguranti il corpo massacrato di Alessandro.
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Confermata la sentenza
Confermata quindi dai giudici della quinta sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Maria Vessichelli, la sentenza della Corte d’Appello di Firenze. Menenti, ex pugile, deve scontare anche il tentato omicidio della fidanzata del giovane, Julia Tosti, sfuggita all’agguato mortale in quella drammatica nottata. Rigettati i ricorsi contro l’Appello-bis presentato dalla difesa dei Menenti che chiedeva le attenuanti generiche per Riccardo e l’assoluzione per Valerio. Per l’artigiano sessantenne tornano a riaprirsi le porte del carcere di Terni dopo che lo scorso gennaio ne era uscito per decorrenza termini.