Delitto Scieri, dopo 21 anni la Procura riapre le indagini

La Procura di Pisa rinvia a giudizio i militari accusati di aver ucciso il giovane allievo Parà Emanuele Scieri nel lontano 1999, con la copertura della Folgore.

Era il 16 Agosto 1999, il giorno in cui fu trovato il corpo senza vita di Emanuele Scieri, allora 26enne allievo paracadutista della Folgore, nella caserma Gamerra di Pisa, e ventuno anni dopo quel tragico episodio, la giustizia sembra arrivare. Quando il suo cadavere venne ritrovato, tre giorni dopo, i vertici militari del tempo si attivarono immediatamente per precofenzionare una tesi difensiva di fronte alle indagini, ha spiegato il procuratore capo di Pisa, Alessandro Crini.

Il caso era stato archiviato come suicidio ma l’impulso alle nuove indagini è stato dato dalla commissione parlamentare di inchiesta che nel dicembre 2017 concluse i lavori trasmettendo gli atti alla procura di Pisa, che ha sviluppato la nuova inchiesta con il pm Sisto Restuccia. La svolta è arrivata grazie alla nuova perizia svolta dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha esaminato nuove lesioni a sostegno della tesi accusatoria.

Secondo l’accusa, il giovane Parà, dopo essere stato “scoperto” di stare al telefono, avrebbe subìto atti di nonnismo da parte dei caporali Panella, Antico e Zabara e per tentare di sottrarsi a quella furia violenta di percosse, Scieri sarebbe salito sulla torre di asciugatura dei paracadute lungo la quale cadde rovinosamente. Sulla sua morte indaga anche la magistratura militare, che ha chiesto il rinvio a giudizio per i due ex caporali e per Antico, oggi ancora in divisa. Udienza fissata per il prossimo 17 Luglio.

Salvatore Romondia, l’ex ufficiale, oggi 73enne ed il generale, Enrico Celentano, oggi 76enne in pensione, sono accusati di aver taciuto o sviato le indagini: dai tabulati telefonici, puntualizza Crini, risulterebbe che Romondia telefonò a casa di Panella circa un’ora dopo il ritrovamento del cadavere e la telefonata compare tra le decine di altre chiamate indirizzate a vari comandi.

 

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