Al Parlamento Europeo, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha definito l’emergenza coronavirus come una crisi molto più dura rispetto a quella di dieci anni fa. Per uscirne “più forti” è fondamentale “lavorare insieme”.
“L’emergenza coronavirus ha messo in discussione molti aspetti sia sul piano economico che sociale; ha messo in discussione molte di quelle cose che davamo per scontate, così come anche le nostre relazioni. E ci ha messo davanti alla bancarotta, perché tutto adesso è diventato fragile. E siamo dunque chiamati a riflettere su quella che è la solidarietà della Comunità. Siamo chiamati a ripensare al futuro nella nostra Europa, che ha bisogno di essere ridefinita con una base a lungo termine”. Con queste parole ha esordito oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione dei lavori al Parlamento Ue.
Secondo von der Leyen, infatti, è fondamentale continuare a inquadrare la situazione da un punto di vista molto più ampio, senza soffermarsi “sulle piccole cose”, sui piccoli dettagli dei singoli Paesi. La crisi va affrontata con “occhi e cuore europei”, perché si tratta di una situazione che mai prima d’ora eravamo stati chiamati a contrastare.
“Questa crisi è più profonda e molto più vasta di quella di dieci anni fa”, periodo in cui “alcuni Stati hanno visto salire alle stelle la disoccupazione giovanile, una caduta senza precedenti degli investimenti pubblici, che ha danneggiato le infrastrutture in modo severo e che per molti si è trasformata in trauma”. Tuttavia, sottolinea con forza Ursula von der Leyen, “non è necessario che sia così anche oggi. Se facciamo le cose giuste possiamo uscire dalla crisi più forti”.
Von der Leyen, parola chiave è cooperazione
Con la pandemia di coronavirus, l’Europa sta contando il tragico numero dei suoi morti – più di 100mila in sei mesi – e si prepara ad affrontare “la più grave recessione degli ultimi 100 anni”. Un periodo molto difficile, questo che si è inaugurato nel 2020, ma che è possibile arginare dai suoi effetti più disastrosi se ogni Stato si impegna a fare la sua parte. Insiste dunque sulla solidarietà e sulla cooperazione europea, la presidente Ursula von der Leyen, mentre tiene il suo discorso al Parlamento.
Un discorso che ben evidenzia l’importanza di una solida strategia di ripresa: “Se lo facciamo nel modo giusto, possiamo emergere più forti da questa crisi grazie a uno scopo europeo comune basato su Next Generation EU. Questa presidenza ha scelto di mettere una sola parola al centro del suo programma: Gemeinsam, insieme, insieme e questo è il motore della nostra Unione”.
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“Ogni Stato membro ha un lavoro da svolgere, per uscire dalla crisi dobbiamo cambiare tutti in meglio – ha poi aggiunto la presidente. Gli europei vogliono bere acqua pulita, respirare aria fresca e vedere i loro bambini crescere con la natura. La ripresa economica è inseparabile dal Green Deal, dalla digitalizzazione e dalla resilienza”.