Il ministero per le infrastrutture svela il piano per il Ponte di Genova in una breve nota. Ma il sindaco Bucci non ci sta: “Ispezioni e collaudo già assegnati ad altri soggetti”. Tra questi c’è Anas.
Rischia di scoppiare già il primo caso diplomatico, con al centro del contendere il nuovo Ponte di Genova. L’opera è stata inaugurata pochi giorni fa, e c’era grande attesa per scoprire chi si sarebbe occupato della gestione dell’infrastruttura, ricostruita dalle ceneri del ponte Morandi crollato due anni fa. E il ministero delle Infrastrutture, con una breve nota, ha comunicato come si intende procedere. “Il nuovo ponte va consegnato nelle mani del concessionario autostradale in essere al momento”, si legge in una nota destinata a far discutere.
Proprio così, visto che il sindaco Marco Bucci aveva svelato altri piani per il Ponte di Genova. Il primo cittadino del capoluogo ligure ha ricevuto la comunicazione da parte del ministero per quanto riguarda le disposizioni per gli ultimi lavori da eseguire sul nuovo viadotto. In particolare la gestione delle ispezioni e dei primi collaudi, che dunque sarebbero stati gestiti da Autostrade. Eppure Bucci sembra essere particolarmente contrario. Il tutto nonostante sia scritto che a gestire tutto dovrà essere la concessionaria del tratto di autostrada (la A-10) interessato, ovvero Autostrade stessa.
Ci ha pensato dunque lo stesso Bucci a far capire che la concessione ad Autostrade non è prevista dal suo piano. “Abbiamo già affidato tutti i lavori, che saranno terminati entro il 29 lulio come da cronoprogramma”, ha dichiarato il sindaco di Genova. Proprio nella giornata di ieri, tra l’altro, è arrivato l’asfalto che servirà per le successive operazioni di pavimentazione e posa del materiale stesso. Dunque potrebbe aprirsi un contenzioso tra il ministero, che ribadisce la fiducia ad Autostrade, e la città di Genova che ha dato mandato ad altri enti per lavorare sul nuovo Ponte.
Ricordiamo che il Ponte di Genova sarà ultimato, in base alla tabella di marcia stabilita, il prossimo 29 luglio. I primi di agosto, invece, è prevista l’inaugurazione che ha già fatto discutere per la cerimonia di cui si è vociferato nei giorni scorsi. Il ministero, in ogni caso, ribatte colpo su colpo contro Bucci, facendo capire che il nuovo viadotto non può prevedere una gestione diversa da quella dell’intera autostrada di cui fa parte il ponte stesso. In ogni caso, per l’affidamento della gestione del Ponte di Genova sono necessari alcuni passaggi.
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Come la pronuncia della Corte Costituzionale sul ricorso presentato da Aspi in merito all’esclusione di Autostrade dai lavori di ricostruzione del Ponte. Nel caso in cui il ricorso venisse accolto, chi è contro la revoca della concessione ad Autostrade avrà una chance in più per rivalersi sui favorevoli. Se invece Autostrade dovesse perdere il ricorso, ci si avvierebbe sempre di più verso la revoca delle suddette concessioni. In ogni caso il tempo scorre, il Ponte di Genova deve essere ultimato e non c’è altro tempo da perdere.