La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni annuncia su Facebook: “È infine arrivato l’invito di Conte a incontrarci per giovedì pomeriggio. Come annunciato, andrò a Palazzo Chigi, a rappresentare in una sede ufficiale Fratelli d’Italia e le sue idee”.
Si cerca una collaborazione, o almeno una parvenza di dialogo, per traghettare un’Italia malmessa durante la fase 3. Così il premier Giuseppe Conte invita l’intera coalizione di centrodestra a Palazzo Chigi per discutere le proposte in campo per il rilancio del Paese. Ad annunciarlo è la stessa Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che su Facebook scrive: “È infine arrivato l’invito di Conte a incontrarci per giovedì pomeriggio. Come annunciato, andrò a Palazzo Chigi, a rappresentare in una sede ufficiale Fratelli d’Italia e le sue idee, se questa sarà la scelta condivisa dalla coalizione di centrodestra”. Ma per accettare, la Meloni e tutta la coalizione si aspettano che Conte presenti “un documento con proposte puntuali e non su vaghe esternazioni di stampa”. Un invito che, sottolinea la Meloni, arriva comunque in ritardo, alla fine dei lavori parlamentari sul decreto Rilancio. Un invito che, quindi, non spazza via il risentimento del centrodestra, anzi: “Non intendo andare a perdere tempo. Considero molto grave che il presidente del Consiglio abbia aspettato la fine dei lavori parlamentari sul Decreto Rilancio per incontrare le opposizioni. Hanno voluto gestire in totale autonomia gli 80 miliardi di deficit aggiuntivo consentito dal Parlamento e lo hanno fatto malissimo, sperperando la gran parte di queste risorse con pessimi provvedimenti o in inutili sprechi, cosa imperdonabile vista la gravità della situazione”.
LEGGI ANCHE -> Dl Semplificazioni, spunta il Mose di Venezia tra le opere da sbloccare
Poi Meloni incalza: questo è avvenuto nonostante le continue proposte del centrodestra, tutte ignorate. “Abbiamo fatto centinaia di proposte per tentare di migliorare i decreti Cura Italia e Rilancio. Tutto gettato nel cestino con sufficienza, probabilmente senza neppure leggere gli emendamenti”. Ora il centrodestra si presenterà all’incontro per ascoltare le ragioni di Conte, sentire le sue proposte e le sue intenzioni, ma – sottolinea la leader di Fdi – sarebbe stato meglio affrontare quei temi nel pieno dell’emergenza: “Non mi è chiaro di cosa voglia parlare ora Conte, perché noi avremmo voluto parlare di come sostenere le imprese, difendere i posti di lavoro e aiutare i più fragili grazie alle ingenti risorse a disposizione e che ora non ci sono più”.
LEGGI ANCHE -> Sentenza Berlusconi, l’arringa di Esposito: i testimoni mentono.
E allora il centrodestra, credendo che si tratti piuttosto di un proforma, si oppone con forza a un incontro vuoto, chiedendo un piano nero su bianco sul quale discutere: “Vuole parlare del decreto semplificazioni, del quale non esiste ancora un testo? O forse non vuole, in realtà, parlare di nulla, e incontra le
opposizioni come proforma, per rispondere agli appelli del Capo dello Stato? Io penso sia quest’ultima, la verità. Ma se il Governo intende davvero cercare una proposta condivisa con noi su temi concreti, a partire dal piano che va presentato in Europa, allora chiedo di discutere sulla base di un documento con proposte puntuali e non su vaghe esternazioni di stampa. Attendo che arrivi questo documento, augurandomi che esista”. Insomma, l’incontro avrà luogo ma la tensione tra maggioranza e opposizione resta alta. Da un lato un Conte laconico, che il 17 giugno affermò: “L’Atteggiamento di Lega e Fratelli d’Italia? Sono disorientato. Ho inviato qui le forze dell’opposizione, in questo luogo di rappresentanza, e mi hanno detto ‘vieni in Parlamento’. Oggi sono andato e si sono allontanati. Adesso, sono un po’ confuso, dobbiamo capire dove incontrarci, ma ce la faremo”. Dall’altro un centrodestra sul piede di guerra.