Movida+a+Milano%2C+accalcati+e+senza+mascherine
meteoweekcom
/2020/07/06/movida-a-milano-accalcati-e-senza-mascherine/amp/
Cronaca

Movida a Milano, accalcati e senza mascherine

A nulla sono servite le sfuriate del sindaco Beppe Sala e le multe dei vigili, con il passare delle ore il distanziamento diventa un lontano ricordo. I gestori: «Purtroppo anche il tasso alcolico fa la sua parte, guai a rimproverarli»

Sui Navigli e nelle zone più calde della movida milanese, i mesi dell’isolamento e della paura sembrano essere un lontano ricordo. Tre, quattro, cinque. Poi sette o dieci: giovani, ma non solo loro, spesso seduti fianco a fianco su muretti e marciapiedi. Il Covid sembra appartenere a un altro mondo. Un mondo molto diverso rispetto a quello della giornata scandita dagli orari lavorativi. Dal rito dell’aperitivo in poi si tendono a trascurare le regole di sicurezza in favore del relax. Dopo le sfuriate del sindaco Giuseppe Sala, la Milano nottambula trascura le regole elementari ripetute mille volte, complice l’atmosfera da quasi-vacanza.

Leggi anche -> Coronavirus: gli esperti all’Oms:” Il virus potrebbe diffondersi per via aerea

I titolari dei bar: “La situazione degenera dopo mezzanotte”

La maggior parte dei titolari di cocktail bar, chiedendo l’anonimato, concorda su un punto, dal Sempione ai Navigli: «La situazione degenera dopo la mezzanotte, quando purtroppo anche il tasso alcolico fa la sua parte; guai a dire a qualcuno di indossare la mascherina, se non ai clienti». La zona pedonale alla fine di Corso Sempione, la prima tappa della movida, la più amata dai giovani. Intorno all’Arco della Pace, ore 19, l’aperitivo è in pieno svolgimento con il plus del sabato sera. A quest’ora l’uso della mascherina è ancora abbastanza diffuso, la maggior parte delle persone scelgono l’aperitivo al tavolo. Con il passare delle ore le cose cambiano: intorno all’una davanti all’Arco si raccolgono decine di gruppi che sembrano uno solo, la mascherina è una rarità, c’è persino un’improvvisata silent disco, con almeno cinquanta persone che ballano con la cuffia. I cocktail si consumano fianco a fianco, seduti sulle gradinate che circondano la piazza.

Dalle 21 le mascherine iniziano a sparire

Ore 21, fra corso Garibaldi e largo La Foppa: le mascherine iniziano ad essere una minoranza: davanti ad alcuni dei locali più popolari di quest’angolo di movida centralissimo non ci sono gruppetti ma un assembramento unico; distanziamento, una chimera. A due passi da piazza Gae Aulenti e dai suoi grattacieli la situazione non è molto diversa: «Noi e i colleghi di corso Como — afferma Milena Fracchioni titolare del Caffè Novecento — non possiamo essere responsabili per una strada strapiena di gente. Le forze dell’ordine sono presenti nei primi giorni della settimana ma ce ne sarebbe più bisogno da venerdì in poi; d’altra parte il nostro raggio d’azione può essere solo quello davanti al locale».

Leggi anche -> Coronavirus, boom di contagi in Spagna, torna la paura

I residenti aprono un varco tra la folla a colpi di clacson

Via Lecco, mezzanotte e mezzo: la strada gay friendly più nota della città, a Porta Venezia, non è più una strada. Centinaia di persone la occupano e le poche macchine dei residenti devono aprirsi un varco a colpi di clacson. Nessun distanziamento e le mascherine sono sparite. Si capisce qualcosa di più osservando il viavai dalle macchinette automatiche che distribuiscono birra e la calca davanti ai negozietti aperti fino a tardi. Quindici giorni fa, tre pattuglie della Polizia hanno multato decine di persone proprio qui; ma l’effetto deterrente si è già dissolto. Più volte le auto dei vigili fendono la folla: ma non si fermano. Ripassano dopo una ventina di minuti con i lampeggianti accesi. Stesso copione: la gente si scosta e tutto riprende come prima.

Una striscia umana sui Navigli

Sui Navigli, alle ore 23.30, classicissimo fulcro della Milano by night: una ventina di locali, fra cocktail bar e ristoranti su Ripa di Porta Ticinese: una striscia umana per centinaia di metri che fa venire in mente un suk. I comportamenti imprudenti sono transgenerazionali anche se dalla mezzanotte in poi l’età media si abbassa vistosamente. Gestioni diverse anche per i tavoli: alcuni rispettano le distanze, in altri locali la densità avvicina i clienti fra loro. Dopo l’una c’è un ulteriore cambio, l’assembramento è ormai inevitabile. E la festa mobile diventa un azzardo.

Published by

Recent Posts

  • Sport

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

  • Sport

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

  • News

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

  • Spettacolo

Il Paradiso delle Signore anticipazioni, crisi tra Adelaide e Marcello: la scelta della Contessa

Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…

  • News

Pulizia del viso, non commettere questo errore: solo così detergi bene il viso

Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…

  • Spettacolo

Temptation Island anticipazioni 15 ottobre, finale inaspettato: chi si lascia e chi rimane insieme

Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…