Perché l’America Latina è diventata l’epicentro della pandemia

Critica la situazione dell’America Latina, ormai epicentro della pandemia. Il contenimento del virus sembra sempre più difficile nei Paesi latino-americani e, in particolar modo, in Brasile.

America Latina: epicentro pandemia

Mentre nella maggior parte dei Paesi europei, come si è potuto notare nei giorni scorsi, la media dei casi di Covid-19 decresce con il passare delle settimane, in America Latina la tendenza è invece opposta. Il Brasile, difatti, dopo gli USA risulta essere la nazione più colpita in assoluto. Il Perù è al decimo posto nel mondo per numero dei casi finora accertati, ma secondo gli studiosi supererà tra meno di una settimana sia la Francia che la Germania. Anche il Cile è al tredicesimo posto mondiale per contagi da coronavirus. È stato verificato come i numeri più alti si registrano nella regione amazzonica del Brasile, la più calda, nonché la più umida. Eppure le problematiche sono molteplici. La metà dei contagi di Covid-19 del mondo si verifica nei paesi dell’America Latina. Duemila morti al giorno e un totale che, per gli studiosi, toccherà i 440mila a ottobre 2020. Povertà, disuguaglianza e scelte politiche sono alla base di questa emergenza. Nelle aree urbane sovraffollate è impossibile mantenere le distanze e i servizi igienici sono scarsi. In alcuni Paesi non sono assicurate le cure mediche, in altri non si fanno abbastanza test. A preoccupare sono anche i possibili disordini provocati dalla crisi economica e sociale. A tal proposito, la Banca mondiale ha stimato che a causa dell’emergenza sanitaria il reddito di 50 milioni di persone scenderà sotto la soglia di povertà.

In generale risulta comunque difficile avere un quadro preciso delle infezioni, viste le differenze tra città e campagna e tra centro e periferia, come spiega, a Vatican News, Edoardo Leombruni, medico e presidente dell’Associazione Latinoamericana in Italia, particolarmente impegnata nei rapporti con le comunità italo-venezuelane. “Le notizie che noi riceviamo da tutti i Paesi latinoamericani sono pessime. I dati ufficiali in qualche modo rispecchiano certamente il numero di positivi, ma solo tra quelli che hanno avuto accesso al tampone, il che è veramente difficile, innanzitutto per il costo e, soprattutto, perché non tutte le regioni e le grandi città metropolitane hanno dei laboratori in grado di fare le analisi per il Covid-19. Le informazioni sono sempre peggiori. Il Brasile è il capolista della problematica latinoamericana, seguito da Perù e Colombia”: spiega Leombruni.

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