Ennio Morricone ha composto alcune delle colonne sonore per il cinema più belle di sempre. Fondamentale per la sua ascesa fu la collaborazione con Sergio Leone. Nel 2007 gli fu stato assegnato l’Oscar alla carriera. Sarebbe morto in una clinica romana per le conseguenze di una caduta.
Il mondo della musica e della cultura si ferma per piangere la scomparsa di Ennio Morricone. Uno dei più grandi geni, autore e compositore di alcuni tra i più bei brani per il cinema e non solo, si è spento stamani all’età di 91 anni. Morricone è morto nella sua abitazione di Roma, la città che gli ha dato i natali il 10 novembre del 1928. Il primo a dare la notizia del decesso di Ennio Morricone è stato Clemente Mimun. Il giornalista, amico personale del compositore, ha scritto un breve post su Twitter rendendo nota la morte di uno dei più grandi geni dell’arte moderna.
“Addio a Ennio Morricone, riposi in pace”, ha scritto Mimun in breve quando non erano ancora le 8 del mattino. Poi è partita la frenetica ricerca delle conferme di una notizia che nessuno avrebbe mai voluto dare, nè venire a sapere. Ma alla fine, la conferma è arrivata: Ennio Morricone si è spento nella sua Capitale. E sono tante le opere che vengono in mente del grande musicista e compositore, che ha consegnato una serie di capolavori destinati a restare scolpiti per sempre nella memoria e nella storia della musica.
La sua carriera ebbe inizio quando divenne appena maggiorenne. E da allora decine di brani classici sono usciti dalla fulgida mente e dalla mano che li ha messi su carta pentagrammata e composti con maestria. Tutto ebbe inizio con l’arrangiamento negli Anni Sessanta di alcuni tra i tormentoni più conosciuti, come “Pinne fucile ed occhiali”, “Guarda come dondolo” e “Abbronzatissima”, tutti per Edoardo Vianello. Restano immortali anche l’arrangiamento per “Sapore di sale” di Gino Paoli e la collaborazione con Maurizio Costanzo per la composizione di “Se telefonando”, capolavoro cantato da Mina.
Ben presto, però, Ennio Morricone si rivide con Sergio Leone, che conosceva in quanto compagno di scuola. E da allora partì una collaborazione tra il compositore e il regista, che portò alla nascita di veri e propri capolavori. Morricone scrisse per Leone le colonne sonore di alcuni film, che forse anche grazie al loro tappeto musicale sono diventati immortali. Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono il brutto e il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa e C’era una volta in America. Sono tutti film in cui il binomio Morricone-Leone ha funzionato a meraviglia.
E da lì sono arrivati gli inevitabili e meritatissimi riconoscimenti per il grande maestro. Dal primo Nastro d’Argento vinto nel 1965 per la colonna sonora di Per un pugno di dollari, al quale ne fecero seguito altri due. Poi anche gli Studios si accorsero di lui e delle sue creazioni, con la prima candidatura agli Oscar nel 1979. Tuttavia, la nota statuetta è stato il più grande cruccio per Ennio Morricone: arrivarono cinque candidature, ma mai nessuna vittoria. In ogni caso, nel 2007 arrivò l’Oscar alla carriera “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”. E a consegnarglielo fu Clint Eastwood, protagonista dei capolavori di Sergio Leone narrati in musica da Morricone.
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Negli ultimi anni di vita, Ennio Morricone si è dato anche alla direzione d’orchestra. Lo si è visto sul palco in alcune delle location più suggestive al mondo, come l’Arena di Verona e il Teatro antico di Taormina. E poi ha composto e diretto l'”Elegia per l’Italia” nel 2011, per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Uno dei suoi ultimi lavori è stata la composizione e direzione di Missa Papae Francisci, una breve opera dedicata all’attuale Santo Padre. E oggi tutto il mondo, che ha sentito almeno una volta quelle note iconiche, piange la scomparsa di un autentico genio della musica.