Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha presentato una nuova ordinanza che stringe le misure anti contagio: multa da 1000 euro per tutti coloro che rifiutano l’isolamento e il ricovero.
Presentata la nuova ordinanza regionale in Veneto. Secondo quanto riferisce il governatore Luca Zaia, chiunque esca dall’isolamento fiduciario – anche in caso di soggetti negativi al tampone – la nuova sanzione prevista è confermata a 1.000 euro. Se la violazione riguarda il posto di lavoro, sarà il datore di lavoro a dover pagare la somma per ciascun dipendente dell’azienda reo della trasgressione.
Una situazione, questa, che è stata maturata e ponderata dopo gli ultimi casi di coronavirus registrati in Veneto, e che hanno fatto rialzare lo stato di rischio all’interno dei confini regionali. “Chiedo che a livello nazionale si possa portare al penale la violazione dell’isolamento fiduciario anche del negativo”, ha dunque affermato il presidente Zaia, durante la sua consueta conferenza stampa.
Gli isolamenti obbligatori fiduciari avranno durata di 14 giorni, e sono previsti per tutti coloro che risultano positivi al Covid-19, così come anche per tutti coloro che sono entrati a contatto con persone infette. Inoltre, saranno disposti a tale procedura anche tutti coloro che entreranno nella Regione da Paesi considerati a rischio, e a quei soggetti che mostreranno la compresenza di febbre e difficoltà respiratorie.
Per chi invece ha necessità di compiere viaggi per lavoro – della durata inferiore a 120 giorni – sarà prevista la somministrazione di due tamponi. Chiunque rifiuterà di sottoporsi al test, verrà sanzionato con 1.000 euro di multa. A chi, invece, si rifiuterà di sottoporsi alle cure e al ricovero, è prevista una denuncia d’ufficio, con sanzioni dal valore di 1.000 euro e profilo penale. Su questo punto, infatti, il governatore Luca Zaia è stato estremamente cristallino: “Se un positivo va in giro c’è il carcere e l’arresto, si sappia“, ha sottolineato durante la conferenza odierna.
In merito alla tematica dei nuovi focolai, e dello stato di rischio aumentato in diverse Regioni, è intervenuto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. Secondo quanto reso noto dal ministro, bisogna fare “tutto il possibile per aumentare i controlli su chi arriva da Paesi con circolazione del Covid-19 sostenuta“, tanto che ora che le frontiere sono state riaperte, è stata firmata un’ordinanza che “prevede l’isolamento per 14 giorni e la sorveglianza sanitaria per chi proviene da tutti i Paesi extra Schengen“.
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Inoltre, il ministro ha anche evidenziato come nel Decreto Rilancio è stata prevista e finanziata la possibilità per le varie autonomie regionali di stipulare contratti d’affitto con strutture alberghiere (o simili) per permettere l’uso degli edifici a scopo di isolamento e quarantena dei positivi.
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