L’indice R che svela la diffusione del Coronavirus è tornato a salire nella regione. E il governatore del Veneto tuona: “Pronto anche il Tso per chi si rifiuta di curarsi”.
Quando sembrava che il Coronavirus potesse allentare in maniera evidente la stretta sul nostro Paese, ecco che torna la paura. E torna in una delle regioni in cui tutto è iniziato, ma che sembrava aver superato in maniera brillante l’emergenza. Stiamo parlando del Veneto, dove il numero di nuovi casi è aumentato in maniera esponenziale rispetto ai giorni precedenti. Tanto che l’indice R è salito di quasi un punto in poche ore, assestandosi a quota 1,63 nella giornata di ieri. E il governatore del Veneto Luca Zaia, come sempre, non è rimasto a guardare.
Così, in una conferenza stampa particolarmente carica di pathos, Zaia ha fatto capire che così non può andare avanti. “Sta accadendo quello che vi avevo preannunciato – ha esordito – : siamo passati dal rischio basso al rischio elevato. In Veneto abbiamo oggi un Rt di 1,63 mentre eravamo a 0,43”. Una situazione che rischia di mettere nuovamente in ginocchio la regione, capace di uscire da una crisi profonda grazie a una serie di accorgimenti. E sono tanti i casi di persone incivili o comunque irresponsabili in Veneto, che sembrano prendere sotto gamba il virus.
Tanto che lo stesso Zaia sottolinea questi casi, senza guardare in faccia nessuno. “Siamo in presenza di gente che sa di essere positiva, che rifiuta ricoveri e tamponi, che fa feste e va a funerali, che omette di dire in quanti erano in auto, di contatti stretti che si lamentano perché non vogliono l’isolamento. La morale è che siamo tornati al rischio elevato”. Dunque torna la paura di una nuova importante diffusione del Coronavirus in Veneto. Anche se, come spesso accade, è l’imperizia dei cittadini a far sì che l’epidemia torni a esserci.
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Per far sì che le cose possano tornare alla normalità, Zaia ha annunciato importanti provvedimenti che verranno messi in atto a partire da lunedì. “Presenteremo una nuova ordinanza per inasprire le regole, ma abbiamo le armi spuntate. Se fosse per me prevederei la carcerazione. Non esiste che un positivo vada in giro”. E il governatore del Veneto invita a far circolare un dossier a livello nazionale. Fino a lanciare una vera e propria provocazione: ” È fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci un Tso, non possiamo stare li a discutere con chi non si vuole farsi curare”.
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