Ecco il volto della ragazza che ha scattato la foto osé insieme a Conte

Si chiama Alessandra Cantini la ragazza che ha avvicinato il premier a passeggio per le strade di Roma, dicendogli” Dovrei togliermi le mutande e il reggiseno per fare foto di questo tipo: facciamoci un selfie!”.

Dopo il vertice di maggioranza il presidente Giuseppe Conte si è concesso una passeggiata prima del pre-consiglio dei ministri sul decreto Semplificazioni. Più volte fermato in via del Corso dai passanti ha fatto un incontro inusuale con una ragazza che dice di aver sostenuto l’esame di diritto privato proprio con il premier. Senza mascherina e con il sorriso stampato in faccia ha subito cercato un contatto con lui, riempiendolo di complimenti. “Dovrei togliermi le mutande e il reggiseno per fare foto di questo tipo: facciamoci un selfie!”. Il premier come ha reagito? Subito l’ha richiamata per l’assenza della mascherina e poi si è prestato alla foto con la dovuta distanza. Intanto la ragazza, già nota sui social e in tv ha postato la foto con il Premier scrivendo:“Prof si tenga pure la museruola, io non ne ho bisogno e a meno di un metro vi sbranerei già (non mi avete allontanata abbastanza) peccato che non ho tempo di togliermi le mutande e fare scandalo… adesso…”.

LEGGI ANCHE -> Salvini: “La via maestra sono le elezioni a settembre “

LEGGI ANCHE -> Conte e Zingaretti, i nuovi scenari nella maggioranza di governo

Alessandra Cantini però non è nuova per gli scandali: tempo fa fece scalpore in televisione in occasione dell’ultima puntata de La Repubblica delle Donne di Piero Chiambretti. Invitata in trasmissione per presentare il suo libro “Sacro Maschio”, si era poi concessa alle telecamere mostrano il lato b senza mutandine. Nella descrizione del suo profilo Instagram si legge: “Dottoressa e artista, protettrice e musa dell’uomo. Niente mutandine, niente ipocrisia, nessuna codardia. Pornopolitica, Venusiana”. La ragazza ha due lauree e parla sei lingue e nonostante l’emancipazione che rivendica, si dice contraria alla campagna del #MeToo.

Gestione cookie