L’ennesima aggressione omofoba raccontata dai ragazzi picchiati alla stazione di Vernazza per essersi scambiati un bacio: “Siamo sotto shock. Ma nelle ultime ore c’è stata anche tanta solidarietà nei nostri confronti”. Le indagini proseguono: arrestato uno degli autori, identificati gli altri
È ancora scosso Marco (nome di fantasia), che ha raccontato a Repubblica l’incredibile e violenta aggressione omofoba che lo ha colpito insieme al suo compagno. Scioccato per il violento episodio, “che ha spiegazioni”. La Polfer ligure ha già arrestato uno degli autori e identificato il resto del branco, ma quell’attacco gratuito “non si può dimenticare”.
Marco (30 anni) e il suo fidanzato (di poco più giovane di lui), entrambi residenti a Bologna, giovedì pomeriggio si trovavano alla stazione di Vernazza, alle Cinque Terre. In Liguria c’erano andati per qualche giorno di vacanza, per “festaggiare i tre mesi di rapporto”. Aspettavano il treno che alle 16 e 16 li avrebbe riportati a La Spezia, erano seduti sui gradini dell’ingresso. Qualche effusione, una carezza sul collo, gesti normali, d’amore.
Ciò che sembrava una violenza verbale, è ben presto sconfinata in una aggressione vera e propria. “Eravamo insieme – racconta – ma abbiamo visto che dalla stazione un gruppo di 6 o 7 ragazzi e ragazze ha iniziato a sfotterci lanciandoci baci e a insultarci. I soliti epiteti: Gay, frocio.. cose del genere. Non gli abbiamo dato retta. Al binario – prosegue nel racconto a Repubblica – mentre stavamo per salire sul treno alcuni di loro si sono avventati contro di noi, ovviamente ho cercato di difendermi”. I pugni, i calci, gli schiaffi. Un attacco senza ragione, gratuito, poi la fuga.
“Ci sono due cose che mi hanno colpito – racconta la vittima – Una è la giovane età di quei ragazzi e l’altra la solidarietà della gente. Di loro posso dire che sembravano tutti adolescenti, erano tutti di età giovane. Poi qualcuno è risultato maggiorenne, ma l’età mi fa riflettere: possibile che nel 2020 ci siano ancora dei giovani così ignoranti da non riuscire ad accettare il fatto che il mondo è cambiato?”. Erano ragazzi e ragazze, di nazionalità diverse. Un gruppo eterogeneo che quando diventa branco assume la violenza e l’intolleranza come regola. E’ accaduto di nuovo, un pericoloso fenomeno che sopravvive in tutta Italia.
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Ma c’è anche un aspetto positivo. “Le persone che erano presenti hanno dimostrato nei nostri confronti una grande solidarietà. I poliziotti sono stati bravissimi e così anche il personale delle ferrovie. Poi tanti passeggeri che hanno visto quanto accaduto hanno voluto testimoniare a nostro favore. Qualcuno ha anche rinunciato a prendere il treno ed ha aspettato di essere sentito dalla polizia. Una ragazza che ha assistito e registrato tutto con il telefonino ha consegnato il video agli agenti”.
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