È morto dopo più di un mese di agonia il bambino ustionato durante un esperimento in casa. Aveva dieci anni, era un appassionato di scienze. Si è ustionato con una fiammata sul 57 per cento del corpo. È deceduto all’ospedale infantile Regina Margherita.
Ha lottato per oltre un mese ma non ce l’ha fatta l’allievo di quinta elementare che la sera del 27 maggio si era ustionato durante un esperimento a Collegno. Riccardo Cesarino, di 10 anni, questa mattina è deceduto all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino dove era ricoverato in terapia intensiva. Sono parse da subito gravi le sue condizioni a causa delle profonde ustioni sul 57% del corpo e i relativi rischi di infezione. Aveva subito diversi interventi nel reparto diretto da Giorgio Ivani.
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Una ‘serpentina’ con bicarbonato, zucchero, sabbia e alcol
Il bambino si era ustionato durante un esperimento, il cosiddetto “Serpente del faraone” in cui provava a creare una serpentina da un miscuglio di bicarbonato, zucchero, sabbia e alcol. «Un’operazione che Riccarado aveva effettuato altre volte con la mamma – aveva spiegato disperato il padre, che vive nelle Marche e che si era precipitato a Torino appena saputo dell’incidente – e sempre senza problemi. Quella sera invece, nell’appiccare il fuoco, forse per una goccia in più di alcool, era stato investito dalle fiamme».
La mamma, che ha riportato a sua volta delle ferite, era con lui, e faceva da assistente: lo ha soccorso immediatamente quando è partita la fiammata che lo ha investito. «Purtroppo non ce l’ha fatta – dice disperato il papà -. È mancato intorno alle 12 di oggi. Abbiamo sperato fino alla fine che si riprendesse anche se viaggiava tra alti e bassi, speranze e delusioni».
Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione di Collegno, coordinati dalla procura che ha aperto un fascicolo attualmente senza indagati.
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