L’omicidio ha avuto luogo a Jesi, in via Saveri: una donna di 69 anni è stata uccisa in casa questa mattina, intorno alle 5:30. L’uomo sarebbe entrato nell’abitazione al piano terra dopo aver sfondato un vetro. La donna, Fiorella Scarponi, sarebbe stata ferita alla gola da un frammento di vetro brandito dall’uomo.
E’ quanto avvenuto in via Severi a Jesi, questa mattina intorno alle 5:30. Un uomo si sarebbe introdotto improvvisamente nell’abitazione sfondando un vetro. La donna di 69 anni, Fiorella Scarponi, sarebbe stata ferita irrimediabilmente alla gola con un frammento di vetro. Il marito, Italo Giuliani, 74 anni, presidente della Libertas, squadra di pallavolo femminile, è tutt’ora gravemente ferito e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Torrette di Ancona. Immediato l’intervento sul posto dei carabinieri, che stando alle ultime notizie avrebbero intercettato un ragazzo di 25 anni sporco di sangue. Il sospetto è Michel Santarelli, individuato nei pressi dell’abitazione in cui ha avuto luogo l’illecito. Stando a quanto riportato dal Messaggero, il marito sarebbe riuscito a raccontare brevemente le dinamiche: lui e la moglie sarebbero stati colti di sorpresa dal giovane, che ha fatto irruzione dalla porta finestra di vetro.
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Poi il ragazzo di 25 anni avrebbe sferrato il colpo con un frammento di vetro, puntando alla gola della donna e causandone la morte. Successivamente sarebbe stata la volta del marito, ma fortunatamente è partito l’allarme ai carabinieri lanciato dai vicini spaventati dalle urla. Così, il rumore di mobili distrutti, richieste di aiuto, grida, avrebbe condotto i vicini ad agire immediatamente. L’aggressore, affetto da problemi psichici, è stato ritrovato dai carabinieri dietro una siepe, ancora sporco di sangue. Poi l’identificazione: si tratterebbe di un residente del quartiere. Le indagini proseguono, e la notizia è in continuo aggiornamento. Stando a quanto emerso di recente, non è stato possibile individuare un movente preciso dietro l’omicidio. E’ quanto riferito dal comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza.
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L’aggressione resterebbe al momento “senza movente”, come riferito dal comandante davanti all’abitazione dell’omicidio. In base a quanto emerso, però, il ragazzo (che convive con la madre nel quartiere) era già stato “attenzionato” dalle forze di polizia. Come spiegato dal comandante: “Stiamo verificando anche eventuali problemi psichiatrici se fosse in cura e da quanto tempo”. Questo tentativo di aggressione, tra l’altro, non sarebbe neanche il primo. Il ragazzo aveva già provato ad intrufolarsi in altre abitazioni. Ma lo scopo non sembrerebbe quello di portare a segno un furto: dall’abitazione non è sparito nulla, e il comandante dei carabinieri ha parlato di aggressione “fine a se stessa”. Al momento, il ragazzo è in fermo e proseguono le indagini. Qualora dovessero emergere le “sue responsabilità, sarà arrestato”. Intanto, gli investigatori stanno cercando anche di appurare possibili legami pregressi tra l’omicida e le vittime.