Mister Mascherina e quelle retribuzioni d’oro

Mister Mascherina e quelle retribuzioni d’oro. Gli stipendi molto alti incassati dal commissario Arcuri che hanno sollevato interrogativi da Corte dei Conti

Mister Mascherina e quelle retribuzioni d'oro
Mister Mascherina e quelle retribuzioni d’oro

L’operato di Domenico Arcuri, attuale commissario straordinario nell’emergenza Coronavirus è sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, in vecchi documenti risalenti al periodo in cui il manager si occupava di altre mansioni, ci sarebbero performance e retribuzioni molto alte che hanno sollevato diversi interrogativi nella Corte dei Conti. A scoprirle Claudio Rinaldi, reporter del programma di Nicola Porro Quarta Repubblica che ne ha parlato in un servizio in onda ieri sera. In questo servizio si parla dei rapporti che la Corte ha mandato al governo e al Parlamento facendo un’analisi de bilanci di Invitalia (agenzia per lo sviluppo), di cui Arcuri è  ad da 13 anni. Un posto importante e prestigiosa con un’altissima retribuzione.

Nel suo rapporto sul bilancio riferito al 2014 la Corte dei Conti indica come stipendi percepiti da Arcuri 789mila euro nel 2012 e 760mila nel 2013. Nel 2013, il governo Monti, approva una legge che pone una soglia agli stipendi dei manager pubblici, e il parametro è quello del presidente della Cassazione. Lo stipendio di Arcuri si abbassa di poco, ma sta a quota 599mila euro, più della soglia indicata dal governo. E anche più di quanto dichiara Arcuri il 26 marzo 2014 a Repubblica:”Prendo 300mila euro all’anno, tutto compreso“.

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La cifra resta al di sopra anche negli anni che seguono: 396mila euro, 23mila di rimborsi spese nel 2015 e 2016. Nel rapporto del 2014 la Corte dei Conti sottolinea:”Permangono i profili di criticità già evidenziati nella scorsa relazione relativi all’adempimento alle prescrizioni di legge in materia di compensi all’amministratore delegato e al presidente“.

Inoltre, l’assemblea dei soci (cioè il Ministero dell’Economia, che gestisce al 100% Invitalia) “ha invitato il Consiglio di amministrazione a ricondurre i trattamenti economici ai limiti di legge”. Cosa che probabilmente non è avvenuta visto che sia nel 2015 sia nel 2016 Arcuri e consiglieri vengono invitati a rispettare le norme. Soltanto l’anno dopo, Invitalia e manager cambiano status perché l’agenzia emette obbligazioni quotate. A questo punto si slega dal rispetto delle soglie, e viene introdotta una parte correlata ai risultati. Lo stipendio di Arcuri scende di botto ma intanto, ha incassati compensi oltre la soglia.

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