Don Matteo è tornato in onda su Rai 1 dal giorno 1 luglio dalle ore 11.25 alle 13.30 con le repliche dell’ottava stagione.
Le parole di Maurizio Costanzo
Don Matteo è tornato in onda da questa mattina e farà compagnia al pubblico di Rai 1 dal lunedì al venerdì con due episodi. A tal proposito ha espresso la propria opinione in merito Maurizio Costanzo che dalle pagine del settimanale Nuovo ha fatto sapere: “È speciale l’affetto che il pubblico dimostra a queste fiction visto che Rai1 ha addirittura deciso di tornare indietro sulla decisione di interrompere Don Matteo dopo le proteste dei fans”.
A proposito di Don Matteo e di fiction a tema religioso, come ad esempio Che Dio ci aiuti, Maurizio Costanzo ha poi aggiunto: “Replicare certi successi di ascolti non è mai facile. Forse un sovraffollamento di suore e preti in televisione farebbe perdere fascino e originalità alle storie portate in scena da attori bravi come Elena Sofia Ricci e Terence Hill”. Soffermandosi proprio su Che Dio ci aiuti ha poi affermato: “Anche per Suor Angela gli affezionati sono molto presenti e attivi, tanto che la produzione pare riporterà nel cast, Diana Del Bufalo, molto amata, che porterà scompiglio”.
Il successo di Don Matteo
Tra le fiction più seguite e apprezzate, Don Matteo continua a tenere incollati ad ogni stagione tantissimi telespettatori. In tal senso, lo stesso Terence Hill, nel corso di un’intervista rilasciata a Tv, Sorrisi e canzoni aveva rivelato: “Don Matteo è una figura epica, un po’ come Trinità. Non ha un passato, non ha parenti, non si sa da dove venga né dove vada. È il personaggio perfetto per una serie senza fine”.
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Per quanto riguarda l’inizio di questa sua avventura ha poi aggiunto: “Stavo preparando una serie per Mediaset su un prete-investigatore che era anche a capo di una squadra di paracadutisti. A 15 anni avevo recitato nel film “Divisione Folgore”, in cui interpretavo proprio un paracadutista, perciò l’idea mi piacque subito. Quando il progetto era quasi pronto, mi chiamò il mio agente per dirmi che anche la Lux Vide stata lavorando a una serie su un prete-investigatore e voleva me come protagonista. Ne parlammo e il progetto mi appassionò perché mi avrebbe permesso di confrontarmi con la provincia italiana e con tanti attori diversi. Perciò accettai, chiedendo alcune modifiche”.
