Che si sia infermiere, impiegate, insegnanti, operaie o duchesse come Kate Middleton, il problema delle mamme sono i capricci dei figli!
Non esiste un manuale per diventare bravi genitori e in ogni caso si è sempre nell’occhio del ciclone, sempre sotto esame, sempre a tiro di critica: se si è troppo permissivi ma anche se si è troppo severi, se i SÌ superano i NO ma anche viceversa. Un tempo la disciplina e l’autoritarismo erano i canoni richiesti a un genitore, che può dispensare grida e punizioni “educative” ma… i ragazzi imparano a comportarsi per coscienza o per paura?
Il segreto di Kate e William contro i capricci dei figli
Tanta severità ha caratterizzato anche l’educazione del principe Filippo e del principe Carlo, che solo anni dopo rivelò i maltrattamenti subiti in collegio, e forse per questo per i figli Wiliam e Harry preferì un metodo diverso. E proprio William e Kate usano un metodo educativo davvero interessante con i principi George, Charlotte e Louis per insegnare loro a non fare i capricci: si chiama Chat Sofa.
L’innovativo metodo “Chat Sofa”
A svelarlo, il solito Sun, sulla base delle rivelazioni della solita fonte anonima vicina alla coppia. I Cambridge non sono favorevoli al cosiddetto “naughty step”, ossia imporre un castigo oppure un periodo di riflessione silenziosa al bambino dopo una marachella, e privilegiano invece il metodo “Chat Sofa”, che prevede di fermarsi sul divano per discutere delle motivazioni e delle conseguenze di un comportamento sbagliato, come possono essere i capricci.
Niente urla né castighi… e i risultati si vedono
“I duchi di Cambridge non urlano mai a George, Charlotte e Louis“, ha rivelato la fonte al Sun. “Gridare l’uno contro l’altro non è ammesso e non esistono punizioni come stare in castigo. Se uno dei figli assume un atteggiamento sbagliato, William e Kate adottano un approccio comunque conciliante e provano a spiegare le loro ragioni“, aggiunge l’insider. “Sono due genitori severi, ma la bravura è riuscire a non apparire tali“. Con i piccoli Cambridge sembra funzionare bene… perché non provare?
