Decreto Semplificazione, è saltato il condono edilizio

Durante l’incontro tra il premier Conte e la delegazione dei partiti di maggioranza a Palazzo Chigi, deciso lo stralcio del condono edilizio dal decreto Semplificazione.

Niente più condono edilizio. E’ questa la novità più importante emersa dal vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e la delegazione dei partiti della maggioranza. Al centro del confronto la discussione della bozza del decreto legge sulla semplificazione amministrativa: una serie di provvedimenti che dovrebbero portare ad uno snellimento delle procedure burocratiche, all’avvio dei cantieri senza gare d’appalto e alla possibilità di fare l’autocertificazione con il cellulare tramite l’utilizzo di un’apposta applicazione.

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Marianna Madia, responsabile Innovazione del PD

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Durante il vertice sarebbe stato dunque deciso lo stralcio della norma sul condono edilizio insieme a quello relativo alle assunzioni nella pubblica amministrazione. Oltre al presidente del Consiglio Conte al vertice erano presenti il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il capo del dicastero della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, i capi delegazione Alfonso Bonafede, Dario Franceschini, Roberto Speranza e Teresa Bellanova. A palazzo Chigi anche il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, la responsabile Innovazione dem, Marianna Madia, il capogruppo al Senato di Italia Viva, Davide Faraone, la senatrice Loredana De Petris di Leu. A margine del vertice il sottosegretario dell’Ambiente, Roberto Morassut del PD, ha commentato come sla norma sul condono edilizio avrebbe potuto essere un elemento “insidioso, che avrebbe ammazzato il suolo ed era stata scritta “in totale contrasto con l’obiettivo dichiarato di questo governo di limitare il consumo di suolo e perseguire l’obbiettivo del saldo zero entro il 2050”.

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