Il nuovo reggente di Forza Italia si scaglia contro il Csm e invita l’intervento di Mattarella. “In Italia non deve più accadere una cosa come quella accaduta a Berlusconi”, dice Tajani.
Non poteva mancare l’appoggio nei confronti di Silvio Berlusconi da parte di Antonio Tajani. L’attuale reggente di Forza Italia, che si è schierato in prima linea nelle più recenti battaglie dell’opposizione contro il Governo Conte, dice la sua sul caso del momento. Gli errori emersi in merito alla sentenza ai danni del Cavaliere dell’ormai lontano 2013 sono il caso di maggior dibattimento a livello nazionale. E Tajani non ha mancato di far notare questi errori. Tanto da invocare anche l’intervento del presidente Sergio Mattarella, in qualità di capo del Csm.
“Mattarella conosce i fatti – dichiara Tajani – , siamo convinti che essendo anche presidente del Csm seguirà con grande attenzione ciò che accade nel mondo della giustizia, abbiamo fiducia in lui e siamo sicuri che continuerà a dare indicazioni affinché nel paese ci sia una giustizia giusta”. Il reggente di Forza Italia, inoltre, sottolinea la necessità di un netto miglioramento della giustizia italiana. “In Italia non deve più accadere quello che è successo a Silvio Berlusconi”, dice il braccio destro dell’ex presidente del Consiglio.
Tajani sostiene che “quella sentenza non è stata sbagliata soltanto per imperizia ma perché c’era una precisa volontà politica di colpire Silvio Berlusconi, leader della più grande forza politica del paese”. Dunque le sue parole danno forza a quelle già espresse in altre sedi, sempre dallo stesso Cavaliere. A suo tempo, infatti, l’ex premier aveva parlato di un forte attacco della magistratura ai suoi danni. “Visto che non lo si poteva sconfiggere con le elezioni, allora si è cercato di sconfiggerlo per via giudiziaria”, prosegue Tajani.
“Le parole pronunciate dal dottor Franco – ha aggiunto – ci fanno capire che c’è stato un vero golpe giudiziario contro Berlusconi e contro la democrazia del nostro paese. Qualcuno dall’alto ha pilotato la sentenza e vorremmo sapere chi”, anche perché “colpendo quell’uomo non si è soltanto colpita la persona e la sua famiglia, ma tutti coloro che avevano deciso liberamente di votarlo”.
“Questa vicenda – prosegue il reggente di Forza Italia – conferma che avevamo ragione quando chiedevamo una riforma della giustizia e la separazione delle carriere”. Secondo il senatore forzista “il principio della legge uguale per tutti per Berlusconi non è valsa, la legge per lui era diversa rispetto agli altri”. Per questo motivo, Tajani ribadisce un concetto già espresso in precedenza: “Quello che facciamo, lo facciamo perché nessun’altro debba passare quello che ha passato Berlusconi”.
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La chiusura dell’intervento di Antonio Tajani porta a una nuova richiesta di giustizia. La sentenza ai danni di Berlusconi ha di fatto interrotto il naturale corso della democrazia. Per questo motivo chiede a gran voce di istituire una Commissione d’inchiesta in Parlamento. “La democrazia nel nostro Paese è stata ferita: ora chiediamo l’istituzione di una Commissione d’inchiesta su quanto è accaduto a Berlusconi ma anche su tutto il cattivo funzionamento della giustizia penale, a partire da Togliatti quando inserì giudici che venivano dal Pci, prima che dallo Stato”.