Il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo economico Patuanelli mette a disposizione ben 620 milioni. I primi fondi per la trasformazione digitale di micro e Pmi riguarderanno Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il mondo delle Pmi italiane sta per ricevere una vera e propria pioggia di milioni. Sta infatti per concretizzarsi un contributo da ben 620 milioni di euro, per l’innovazione dei processi produttivi. Si tratta di un versamento di denaro legato a un decreto che trova la firma di Stefano Patuanelli, il ministro dello Sviluppo economico. Il capo del Mise ha fatto trasmettere il suo testo alla Corte dei Conti, dove sta per avvenire l’effettiva registrazione. Il passo successivo sarà l’approvazione, che consentirà in seguito l’erogazione dei milioni.
Dunque le piccole e medie imprese potranno servirsi del denaro necessario per innovare i propri processi di produzione. Sempre il ministero dello sviluppo economico, tra l’altro, ha previsto l’erogazione di altri 100 milioni in un testo che sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questi fondi erano previsti nel decreto crescita, risalente a oltre un anno fa. Era il 30 aprile 2019 quando furono poste le basi per l’avvio del processo di digitalizzazione e innovazione per le Pmi. E com’è accaduto in altri settori, l’epidemia di Covid ha bloccato tutto.
Nel frattempo dovrebbe essere partito anche il nuovo bando, denominato “Macchinari innovativi”. Il decreto direttoriale è stato firmato e prevede uno stanziamento complessivo di 265 milioni di euro, in due trance. A beneficiarne saranno in particolare Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero la trasformazione digitale di micro e Pmi attraverso le tecnologie 4.0 e la transizione verso pratiche di economia circolare. Il tutto per programmi dal valore che oscilla tra 400mila e tre milioni di euro.
Il sito del Mise consentirà di compilare e presentare le domande a partire dal 23 luglio prossimo. Ci sarà una settimana a disposizione di chi gestisce piccole e medie imprese per somministrare la domanda al ministero. Ma c’è dell’altro, perchè è previsto un altro bando per la digital transformation, per progetti di spesa compresi tra 50mila e 500mila euro. Qualora ci siano dei progetti per supportare l’economia circolare, la fascia di spesa si sposta tra un minimo di 500mila e un massimo di 2 milioni di euro.
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Le domande per questo genere di bando resteranno aperte per i mesi di settembre e ottobre, visto che potrebbe essere necessario un nuovo provvedimento. A seguire ci sarà la nuova tornata di incentivi per le misure Brevetti+, Marchi+ e Disegni+. Questi serviranno a valorizzare la proprietà industriale da parte delle Pmi. Si è già conclusa una procedura che prevede lo stanziamento di 54 milioni, mentre entro l’inizio di agosto partiranno nuovi bandi per 43 milioni complessivi. Ma emergono diversi fondi rimasti bloccati, come gli 80 milioni per favorire la capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese o i 45 milioni in tre anni del Fondo per le tecnologie innovative.
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