Non è stato un colpo d’arma da fuoco a uccidere Mauro Pamiro, l’insegnante 44enne ritrovato senza vita in un cantiere di Crema lunedì mattina.
E’ stata eseguita un’autopsia sul cadavere di Mauro Palmiro, l’insegnante di 44 anni trovato morto in un cantiere di Crema e i risultati smentiscono quanto diffuso precedentemente dalla stampa: l’uomo non sarebbe morto per un colpo di arma da fuoco. Non sono ancora state chiarite le dinamiche che hanno portato al decesso: non sono state diffuse le cause del decesso. Al momento nessuna ipotesi è esclusa: dall’omicidio, all’incidente fino al suicidio. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato in un cantiere in via Mazzolari, nel quartiere dei Sabbioni, attorno alle 8 del mattino di ieri. Questa mattina però è arrivata la notizia dell’iscrizione della moglie nel registro degli indagati. La donna, che già ieri era stata sentita per tre ore dal pubblico ministero titolare delle indagini, Davide Rocco ma non avrebbe collaborato con gli inquirenti e dopo l’interrogatorio sarebbe stata ricoverata sotto choc nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Maggiore.
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C’è ancora una fitta coltre di mistero intorno alla scomparsa del giovane insegnante 44enne. Restano al vaglio degli inquirenti anche altre ipotesi, tra cui quelle del suicidio o di un incidente, che appaiono però poco probabili. Si attende la chiusura delle indagini per sapere cosa sarebbe accaduto all’attivista di Greenpeace.