Scuola, Azzolina conferma: saranno spesi 2,5 miliardi entro settembre

Azzolina: “Abbiamo 2,5 miliardi per la riapertura della scuola, trovati 800 milioni non spesi”. I fondi sono destinati a diversi aspetti come l’acquisto di arredi nuovi per recuperare spazio e mantenere il metro di distanza richiesto sulla base delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico.

Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a 24 Mattino su Radio 24 fa chiarezza riguardo i fondi disponibili per la scuola a settembre: “Per settembre abbiamo 2,5 miliardi. Sono fondi molto importanti, destinati a diversi aspetti: arredi nuovi, banchi singoli che permettono di recuperare spazio e noi dobbiamo mantenere un metro di distanza bocca a bocca in classe, banchi singoli e moderni che permetteranno una didattica moderna, nuovi spazi e nuove aule, i fondi serviranno anche per fare patti territoriali per portare gli studenti fuori dalla scuola tradizionale e per l’organico”.

Inoltre, Azzolina ha precisato che quella dei divisori in plexiglass a scuola è sempre stata una bufala. Lo spiega, ricordando che tutto è nato in seguito ad una riunione privata del comitato tecnico-scientifico, durante la quale si stava solo ed esclusivamente valutando, tra le mille ipotesi, anche i divisori in plexiglass. Il ministro dell’Istruzione chiarisce che è tutto scritto sui documenti ufficiali, testi in cui l’ipotesi dei divisori non è contenuta. Per quanto riguarda le indicazioni contenute nelle linee guida sulla riapertura delle scuole a settembre, arrivate solo pochi giorni fa, Azzolina ha spiegato che dover prendere decisioni sulla base di un quadro epidemiologico in itinere non è stato semplice e, pertanto, si è dovuto pensare e scegliere tra più opzioni. Mentre, a chi le chiedeva se dal punto di vista decisionale e delle relative tempistiche, avrebbe potuto fare qualcosa di più, Azzolina ha precisato: “Penso si possa sempre fare di più, ma la tempistica nasce dal fatto che non decidiamo da soli, ma in primis sulla base delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico, del ministero e anche la questione della distanza di un metro dipende dal quadro epidemiologico che va cambiando e cambia in considerazione. Le linee guida sono state scritte adesso, ma in altri Paesi europei le linee guida per settembre ancora non sono arrivate, in altri sono arrivate adesso: stiamo procedendo tutti nello stesso identico modo”.

Infine, sulla possibilità di chiusura delle scuole a causa dell’election day, riguardante non tanto le scuole superiori di secondo grado quanto gli altri ordini e gradi, il ministro Azzolina ha chiarito che, seppure la sanificazione della scuola dura un giorno, tuttavia non è il ministro dell’Istruzione a dover decidere dove svolgere le elezioni.

Roberta Foglia

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