Pd-M5S, altre frizioni sul Mes. I pentastellati: “Non indietreggiamo”

Le forze di governo ancora divise sul Mes. Il segretario dem Zingaretti incalza l’alleato: “Basta danze immobili”. La replica del Movimento: “La nostra posizione non è cambiata, non indietreggiamo di una virgola”

zingaretti partito democratico
Nicola Zingaretti, segretario dem

Secondo il segretario dem Nicola Zingaretti quella sul Mes “è una danza immobile del M5S”, in cui si prosegue a rilento. E all’orizzonte non si vede ancora una soluzione. I dem chiedono di decidere in fretta: “Non possiamo permetterci di tergiversare”, afferma Nicola Zingaretti che in un articolo sul Corriere della Sera spiega che i 36 miliardi messi a disposizione del Paese possono dare la svolta. “Migliorare la qualità dell’assistenza e della cura delle persone, dare un concreto impulso alla ripresa economica. Sarebbe un passo vero per il paese”.

La replica del Movimento 5 stelle è secca, una stoccata all’apertura dei dem: “La posizione non cambia. È la stessa di ieri, di una settimana fa e di un mese fa”, dicono all’AGI fonti M5s confermando la contrarietà al Fondo salva Stati. Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico, rincara la dose. “Condividiamo l’esigenza di accelerare e cominciare a correre così come indicato dal Pd all’esecutivo, ma non mi sembra di avere accanto dei ghepardi su cui costruire quanto auspicato”.

“Dovrebbe – dice riferendosi al Pd – prima spendere i soldi che i loro ministri hanno in portafoglio e che i loro presidenti di Regione hanno per la sanità e non stanno spendendo. In più, ci sono oltre 16 miliardi che ci sono già per gli investimenti”.

Salvini e Meloni insorgono: “Questo governo deve andare a casa”

Dal centrodestra, il leader della Lega ribadisce la sua posizione contraria: Si sofferma sul fondo mettendo in secondo piano le frizioni del governo giallorosso. “Il Mes – dice Matteo Salvini – è un prestito da restituire a precise condizioni decise a Berlino e Bruxelles, condizioni che mettono a rischio il risparmio degli italiani. Questo è scritto in tutti i trattati. Il Mes – prosegue – è stato rifiutato da Grecia, Francia, Portogallo, Spagna: se fosse stato così vantaggioso spiegatemi perché tutto il resto d’Europa dice di No a uno strumento simile. Spero che nessuno voglia ipotecare il futuro dei nostri figli”, conclude.

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Giorgia Meloni

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Fondo salva Stati o meno, per la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, la prorità è mandare a casa il governo. Il suo affondo è più esplicito. “Questo governo deve andare a casa per la sua fragilità politica, prima ancora che numerica”, sostiene, e aggiunge. “Nessuna maggioranza coi numeri di questo Parlamento è in grado di affrontare con determinazione l’emergenza economica. La cosa più responsabile che si possa fare è indire nuove elezioni, nel minor tempo possibile”.

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