Inchiesta Luca Palamara: le intercettazioni che coinvolgono i 5 stelle

Tra le intercettazioni dell’inchiesta su Luca Palamara spuntano quelle che coinvolgono il Movimento romano, una su tutti Roberta Lombardi.

Inchiesta Luca Palamara: le intercettazioni che coinvolgono i 5 stelle – meteoweek

C’è grande tensione per lo scandalo che ha coinvolto la magistratura, anche perché oggi al centro dell’inchiesta ci sarebbero i rapporti tra Luca Palamara e alcuni grillini romani molto in vista. Palamara parla con loro, scrive whatsapp e li incontra. Discorsi, frasi, allusioni. L’inchiesta sull’ex consigliere del Csm, indagato per corruzione, lascia emergere un sottobosco alquanto allarmante. Sotto la lente d’ingrandimento De Vito, arrestato a sua volta per corruzione per poi tornare al proprio posto in comune dopo oltre tre mesi di carcere. Una situazione alquanto spiacevole per i pentastellati che devono prepararsi alla campagna elettorale.

Secondo a quanto ricostruito da Repubblica, le intercettazioni sarebbero molte: De Vito fa da intermediario per due colleghe grilline. “Ho appena sentito Roberta Lombardi che mi ha detto avrebbe piacere di conoscerti”, dice. Il 2 agosto 2018 è il turno della deputata 5S Giulia Sarti e a scrivere è sempre De Vito: “Ciao Luca, ieri ho visto la Sarti. Sarebbe ben contenta di incontrarti. Mi sono permesso di lasciarle il tuo numero”. Il magistrato risponde così: “Bene! Se non dovessi rispondere perché al mare può mandarmi sms e la richiamo”. Non è tutto.

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Nell’occhio del ciclone Marcello De Vito e Roberta Lombardi – meteoweek

De Vito e Palamara si scrivono ancora per commentare il discorso al Csm del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Bonafede annuncia una legge per evitare che i giudici scesi in politica possano di nuovo indossare la toga e De Vito linka la notizia a Palamara. Il pm risponde dopo 5 minuti: “Direi che è andata bene”. Il pentastellato è curioso: “Come è stato preso il suo intervento?”. “Ha lasciato una buona impressione”, replica il magistrato. “Seguiamo questo percorso”. I contatti si fanno più intensi, gli autori coinvolti sono tanti. La grillina dichiara la sua estraneità ai fatti e sostiene che quegli incontri, che comunque le sembrano strani, erano il frutto di un’esigenza di campagna elettorale. Bisogna crederci? Saranno le indagini a dirci di più.

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